Impossibile non evidenziare la grande prestazione di Yacine Adli, ieri al suo primo gol in Serie A con la maglia del Milan
Ieri a San Siro è arrivata la sua prima grande gioia. Esultare per un gol nel suo stadio dei sogni, dopo averlo fatto per mesi per i suoi compagni come se fosse stato il suo, ha certamente un altro gusto.
Nessuno, come Yacine Adli si meritava una gioia del genere. Il francese classe 2000 ha lottato contro tutto e tutti per vivere una serata come quella contro la Roma. Lo scorso anno non ha praticamente mai giocato, totalizzando il misero bottino di 140 minuti, con solo sei presenze.
Ma questo non è bastato per convincerlo a cambiare aria in estate. A luglio Stefano Pioli lo ha messo addirittura alla porta: al Milan per l’ex Bordeaux non c’era spazio, ma Adli ha tenuto duro, convinto che le cose sarebbero cambiate. In un anno è stato un professionista esemplare, un uomo spogliatoio, un calciatore silenzioso pronto a far gruppo nonostante le tantissime panchine. A Milanello non c’è compagno che non lo ami e la storia Instagram di Rafa Leao non lascia dubbi: “Esempio di pazienza e lavoro duro. Te lo meriti, fratello“. E’ un po’ la sintesi dell’avventura di Adli al Milan.
Proprio il gruppo e la grande voglia di imporsi con il Milan lo hanno spinto a rimanere e a riciclarsi in un nuovo ruolo quello di playmaker. I tanti infortuni gli hanno permesso di giocare con maggiore continuità, ma non tutte le prove sono state convincenti. Ci ha messo sempre una grande grinta, ma spesso è apparso troppo macchinoso in un ruolo delicato, in cui il minimo errore si paga caro.
Milan, boom Adli: svolta a gennaio
Molti tifosi hanno così iniziato a dubitare delle qualità di Adli. La partenza di Ismael Bennacer per la Coppa d’Africa e l’addio di Rade Krunic, gli ha permesso di tornare protagonista con la maglia rossonera: contro l’Empoli ha giocato così novanta minuti (in Serie A in stagione non gli era mai successo), ricevendo i complimenti di mister Pioli, sempre molto misurato nel commentare le prestazioni del francese. Un mister Pioli che si è dovuto ricredere: “E’ una sfida che sta vincendo lui. Ha accettato lui di cambiare ruolo, le ultime due partite sono state le sue migliori in stagione. Sta dimostrando di poter interpretare il ruolo con grande responsabilità”, ha ammesso al termine della gara.
Contro la Roma è arrivata, così, una grande prestazione. Una prestazione in cui Adli ha fatto tutto bene, sia in fase difensiva, trovandosi sempre al posto giusto al momento giusto, che in quella offensiva: prima il gol, con un sinistro chirurgico, poi ha fatto partire il cross da dove è nata la rete di Giroud.
San Siro è sempre stato dalla sua parte e ieri è stato felice, come non mai, di applaudirlo. I tifosi, d’altronde, riconoscono i rossoneri veri e Yacine Adli ha dimostrato di esserlo. Non può non esserci sostenitore del Milan che non sia contento del francese. Una prestazione, quella di ieri, che certifica come l’ex Bordeaux può davvero dare una mano importante alla squadra. Una prestazione, che di fatto allontana l’acquisto di un nuovo centrocampista già a gennaio. In attesa di Ismael Bennacer, può essere Yacine Adli il titolare insieme a Ruben Loftus-Cheek e Tiijani Reijnders.