Le parole del tecnico rossonero alla vigilia della sfida contro i giallorossi: valevole per la prima giornata di ritorno del campionato
Domani sera il Milan affronta la Roma a San Siro per la ventesima giornata di Serie A. Al giro di boa i rossoneri sono saldamente al terzo posto ma a -9 dal vertice, anche se c’è ancora tempo per qualsiasi obiettivo.
Sia il Diavolo che i capitolini dovranno mettersi alle spalle l’eliminazione dalla Coppa Italia rimediata in settimana, per mano rispettivamente di Atalanta e Lazio, e ciò rende il match ancor più delicato. La squadra di José Mourinho ha inoltre assoluto bisogno di fare punti perché la zona Champions si è allontanata nelle ultime settimane. All’andata all’Olimpico il Milan si è imposto per 1-2, ma eravamo soltanto ad inizio stagione.
Solita emergenza difensiva in casa Milan, con Theo Hernandez che dovrebbe partire nuovamente al centro della difesa al fianco di Simon Kjaer. Intanto è recuperato almeno Noah Okafor per l’attacco. Anche la Roma ha qualche defezione con Dybala che quasi certamente out, oltre agli indisponibili certi che sono Chris Smalling e Renato Sanches.
Mister Stefano Pioli ha parlato in conferenza stampa introducendo la sfida di domani, partendo da quali sono gli obiettivi del Diavolo da qui alla fine della stagione: “Abbiamo un obiettivo ben preciso che è quello di migliorare il girone d’andata, che garantirebbe il terzo posto. Se si vuole puntare a qualcosa di più, dobbiamo migliorarlo di tanto. In questo momento dobbiamo pensare a riscattarci subito e pensare a vincere la gara di domani. Dentro di noi dobbiamo avere le ambizioni di poter vincere tutte le partite: dobbiamo provarci”.
Il tecnico emiliano ha quindi spiegato il confronto avuto con la squadra dopo l’eliminazione in Coppa Italia con l’Atalanta, ma anche le insidie della partita di domani sera con la Roma.
“L’incontro c’è stato e mi è sembrato efficace. – ha spiegato Pioli – Abbiamo obiettivi chiari. Chiaramente abbiamo subito un’altra delusione ma dobbiamo trasformarla in energia per riscattarci. Il nostro numero più negativo sono i gol subiti e non dipende dai ruoli: tutta la squadra deve sacrificarsi di più. Non siamo mai crollati, al contrario dell’anno scorso. Le nostre mancanze sono le disattenzioni”.
A questo punto l’allenatore ha introdotto la partita di domani, per nulla semplice nonostante la classifica dica che i rossoneri sono a +10 sui giallorossi, e nonostante Mourinho abbia assicurato che il Diavolo è da Scudetto: “Mourinho è furbo e prima delle partite esalta sempre gli avversari. Imbattuto contro Mou? Non sono mai scontri tra allenatori ma tra squadre. Giocare con la Roma non è mai semplice perché concede poco ed è forte sulle palle inattive. Quando ci si affronta in partita la classifica non conta. La partita è difficile perché l’avversario è forte, fisico e di qualità. Negli scontri diretti, se scendi di livello non riesci a vincere ed è accaduto questo. Poi ogni partita è a sé e va analizzata””.
Il tecnico ha poi parlato di alcune tematiche attuali, tra cui quella delle proteste veementi contro gli arbitri, ma anche dei singoli, da Theo Hernandez al nuovo arrivato Filippo Terracciano: “Theo ha fatto bene in quella posizione lì ed è stato efficace anche con l’Atalanta. Domani vedrò come schiererò la squadra in campo. Terracciano sta lavorando solo da terzino ed lì che potrebbe essere utilizzato. È un giocatore molto fisico e attento e al momento lo ho messo nella posizione più esterna. Ho sempre provato a mettere i giocatori nel proprio ruolo, poi cerchiamo l’equilibrio partita dopo partita in base alle necessità”.
Pioli ha quindi assicurato che la dirigenza è ancora al lavoro sul mercato per prendere un centrale: “La società sta lavorando per colmare questa necessità. Abbiamo rinforzato un po’ con Gabbia e Terracciano ma sicuramente manca qualcosa ancora”.
Infine, sugli arbitri e sulla condizione della squadra: “Sono d’accordo con Rocchi. Tutti noi dobbiamo abbassare i toni. Vogliamo un confronto ma deve essere più sereno, chi sbaglia è giusto che paghi. Detto questo, chiedo maggiore uniformità nelle decisioni. Non ho parlato con la proprietà. Sento sempre i dirigenti e la presenza della proprietà è sempre uno stimolo. Fisicamente stiamo bene. Non è assolutamente questo il periodo dove si possono accusare i cali fisici”.