Il Milan non ha ancora spinto sull’acceleratore per Filippo Terracciano, il giovane difensore finito nel mirino dei rossoneri da giorni.
Come è ormai risaputo da settimane, il Milan in questo mercato di riparazione deve tentare almeno un paio di innesti in difesa. Colpa dei tanti infortuni che hanno messo in crisi le scelte di Stefano Pioli nel reparto arretrato.
Il primo colpo, se lo si può chiamare così, è già stato ufficializzato: il rientro alla base di Matteo Gabbia dopo il prestito terminato anzitempo dal Villarreal. Non un innesto affascinante per la piazza, ma molto utile visto che mister Pioli avrebbe intenzione di schierarlo titolare già nella trasferta di Empoli.
Il secondo potrebbe essere un giovane talento, italianissimo, che milita nel Verona. Da qualche giorno è uscito con forza il nome di Filippo Terracciano, classe 2003 dell’Hellas e figlio d’arte. Il tutto confermato dalla visita di Andrea D’Amico (il suo procuratore) a Casa Milan nella giornata di martedì.
Secondo gli aggiornamenti lanciati dal Corriere della Sera, Terracciano sarebbe stato messo in stand-by. L’operazione appariva lanciatissima e vicina al chiudersi positivamente, ma il Milan ha rallentato per alcune complicazioni e nuove riflessioni. In primis dovute all’asta che il Verona vorrebbe far sviluppare per aumentare il costo del cartellino del 20enne.
Terracciano, il Milan riflette. Si allontana anche Brassier
Dunque l’affare Terracciano diventa più difficile del previsto. L’interesse del Milan c’è, ma allo stesso tempo il Verona sta tirando la corda. Nell’operazione potrebbero inserirsi seriamente alcune rivali come Fiorentina, Bologna e Juventus, tutte pronte a sondare il terreno per il giovane difensore, valutato ora più di 4-5 milioni di euro come precedentemente previsto.
Il Milan sta riflettendo, anche perché nel match di Coppa Italia contro il Cagliari ha trovato risorse importanti dal vivaio: ottime prestazioni per Simic al centro della difesa e per Alex Jimenez come terzino destro. L’esplosione di questi talenti potrebbe di fatto evitare innesti obbligati e frettolosi nel mercato di gennaio, a meno che non spunti una grande occasione low-cost.
Complicata pure la pista alternativa delle ultime ore, quella che porta al francese Lilian Brassier del Brest. Il forte e duttile centrale mancino classe ’99 è finito sul taccuino dell’a.d. Furlani, ma le condizioni non sembrano favorevoli. Secondo Tuttosport il club d’appartenenza non aprirà alla cessione in prestito e continua a sparare alto (non meno di 10 milioni per il cartellino). Inoltre sia Porto che Monaco appaiono in vantaggio per ottenere il suo cartellino.