Le voci più autorevoli dei giornali hanno commentato oggi la prestazione del Milan contro il Sassuolo. Luci e ombre per la squadra rossonera.
MIlan-Sassuolo ha detto molte cose in merito allo stato di forma, sia mentale che fisico, della squadra rossonera. Il risultato è arrivato, ma la prova non ha convinto. La vittoria di misura lo dimostra. Un solo gol per il Diavolo, firmato Pulisic su assist di Bennacer, ma poi c’è stata una certa sofferenza nel finale, coi neroverdi che non volevano arrendersi. Il Milan si è comunque mostrato solido e compatto, nonostante l’enorme emergenza difensiva a causa degli infortuni.
Cosa prendere della prestazione? La compattezza sì, ma in mezzo al campo il Milan continua a soffrire maledettamente. Affidiamoci alle voci dei giornali per comprendere quale sia oggi il pensiero autorevole sulla condizione della squadra di Stefano Pioli. Spazio a Franco Ordine de Il Corriere dello Sport e a Luigi Garlando de La Gazzetta dello Sport. Pareri pressoché simili, ma è interessante l’opinione del secondo sulla gestione di Stefano Pioli.
La Gazzetta: “Prestazione pessima di Leao”
Luigi Garlando a La Gazzetta dello Sport ha difeso a spada tratta Stefano Pioli in seguito alla prestazione della squadra rossonera contro il Sassuolo. A detta del giornalista, l’allenatore del Milan ha fatto bene e ha dato una forte risposta agli scettici: “Tutti i dottori accorsi al capezzale del Milan, come a quello di Pinocchio, suggerivano prudenza, passi indietro, invece Pioli ha presentato un Diavolo ancora più offensivo. Ha avuto ragione lui. Con nuove pedine e il recupero degli infortunati, Pioli può progettare la svolta. Il gioco ce l’ha. Non era facile ricompattare la squadra nella tempesta. Lo ha fatto con coraggio, buttando avanti il Diavolo. Ha avuto ragione lui”.
Garlando non poteva non soffermarsi sulla prova di Rafael Leao, il grande punto di domanda di Milan-Sassuolo, fischiato addirittura nel finale dai tifosi di San Siro. Il giornalista della rosea ha cavalcato l’onda del pensiero generale. Insufficiente Leao: “Fischiato da San Siro e rimbeccato da capitan Calabria. sorprendenti i fischi che hanno accompagnato l’uscita di Leao, l’idolo di casa. Prestazione pessima. Contro la seconda peggior difesa del torneo, non ha mai trovato la porta, neppure quando, dopo il gol, si sono dilatati gli spazi. Mai oltre l’uomo. Fermato da Tressoldi, quasi un contrappasso dantesco per il ragazzo dal faraonico rinnovo. I tifosi, che l’hanno sempre adorato e atteso, cominciano a spazientirsi. E anche i compagni. Ieri, nel finale, Calabria, alzando un piede, gli ha mandato a dire di evitare i colpi di tacco, perché là dietro stavano soffrendo. Rafa ha provato ad avvicinarsi al capitano, Kjaer e Florenzi si sono messi in mezzo”.