Pellegatti ha parlato a TV Play dell’abolizione del Decreto Crescita, ma anche della situazione della squadra di Pioli.
Sono tanti i temi calcistici in Italia in questi giorni. L’ultimo che si è aggiunto è l’abolizione del Decreto Crescita deciso dal Governo. Dopo l’iniziale fiducia su una proroga fino al 29 febbraio che avrebbe permesso di “salvare” almeno il calciomercato invernale, è stata comunicata la mancata conferma dell’agevolazione fiscale che consentiva ai club di comprare giocatori dall’estero a condizioni vantaggiose. Dal 1° gennaio 2024 addio sconto.
Carlo Pellegatti, intervistato dal TV Play su Twitch, è contrario alla scelta fatta dal Governo: “Per i dirigenti del Milan il concetto è simile a quello espresso da Marotta, anche per loro l’abolizione sarà la distruzione del calcio italiano. Un disastro. I vivai vivono dei soldi che i club fanno con le vittorie, le caratura della rosa e i ricavi degli sponsor. In questo modo ci saranno meno introiti. Oggi i prezzi dei calciatori italiani, anche mediocri, lievitano e non potrai più prendere gli stranieri di un certo livello che pagavi meno con il Decreto Crescita. Non vedo una motivazione valida e concreta favore del calcio, che è la seconda-terza industria più importante d’Italia. In questa situazione ci sarà sempre più voglia di partecipare alla Superlega, visto che i club aumenterebbero subito il loro valore e nel caso del Milan passerebbe a 2 miliardi“.
Pellegatti su Berardi e Pioli
Sabato il Milan affronta il Sassuolo a San Siro e di fronte ritroverà Domenico Berardi, che contro i rossoneri ha spesso disputato buone partite e ha segnato diversi gol. Pellegatti conferma che è un giocatore apprezzato da Pioli: “Il Milan ha sempre ritenuto eccessive le richieste economiche del Sassuolo, non prendendo mai in considerazione il suo acquisto, anche se a Pioli è sempre piaciuto il suo profilo“.
A proposito dell’attuale allenatore del Diavolo, il giornalista sportivo milanista spiega che difficilmente ci sarà un esonero nelle prossime settimane: “Il Milan non ha intenzione di cambiare Pioli e spera non lo costringa a farlo. Abate non viene ritenuto pronto e sarebbe un’incognita. La tendenza è quella di confermarlo anche in caso di sconfitta contro il Sassuolo. Il minimo che deve fare nei prossimi mesi è tenere un cammino dignitoso in campionato che permetta di consolidare il terzo posto e poi recuperare un po’ di infortunati“.