Giorgio Furlani ha parlato nel pre-partita di Milan-Sassuolo ai microfoni di Sky Sport. Decreto Crescita, mercato e Pioli gli argomenti cruciali.
È stato Giorgio Furlani ad esporsi pubblicamente prima del fischio d’inizio di Milan-Sassuolo, ultimo match del 2023 dei rossoneri. Il periodo è difficile per la squadra di Stefano Pioli, sia per gli infortuni che per i recenti risultati. Lo sa bene l’amministratore Delegato del Milan, che ai microfoni di Sky Sport ha toccato dei temi cruciali in tal senso.
Furlani: “Si mette sempre in discussione il mister”
Furlani ha innanzitutto parlato dell’abolizione del Decreto Crescita: “Ho preso male questa decisione, è una scelta triste per il calcio italiano, ci rende più poveri e meno competitivi, ci indebolisce. Purtroppo il calcio non è visto come un settore dell’economia italiana ma dovrebbe esserlo, siamo stati leader per decenni in Europa e ora non più. Ci sono leggi e regolamentazioni che ce lo impediscono. Ringrazio il ministro Abodi, lui capisce il mondo del calcio e ha provato a spingere per un tavolo più ampio di discussione. Ma le cose non sono andate nel verso giusto”.
L’abolizione del Decreto Crescita cambierà il mercato invernale del Milan? Furlani ha così risposto: “Come detto non riguarda solo noi, ma tutta la Serie A. Dal 1° gennaio dovremo prenderla in considerazione”.
L’AD del Milan si è detto chiaramente deluso dell’eliminazione dalla Champions League, facendo un accenno cruciale su Stefano Pioli: “Purtroppo non è andata come speravamo ma si volta pagina, oggi c’è una partita importantissima. Siamo tutti uniti e compatti, si mette sempre in discussione il mister e non è giusto. Dobbiamo riuscire a dargli una rosa completa, abbiamo i problemi che tutti conosciamo ma ci stiamo lavorando”.
Infine, Furlani si è espresso sulla possibilità di acquistare un nuovo attaccante a gennaio: “Dovremo tenere in considerazione la nuova realtà che parte dal 1° gennaio, coglieremo le opportunità dove ce ne saranno. Nell’ultima finestra siamo stati attivi e se avremo l’occasione lo saremo anche in questa. Ma oggi la realtà è molto diversa rispetto a ieri”.