Il parere di Carlo Pellegatti sul futuro della panchina del Milan. Il giornalista esperto di cronaca rossonera ha un solo nome in mente.
Nonostante per il momento lo spettro dell’esonero sia stato accantonato, l’avventura di Stefano Pioli sulla panchina rossonera appare ormai dirigersi verso il capolinea. Non è chiaro sapere se il tecnico emiliano concluderà la stagione o verrà allontanato prima, ma sembra difficilissimo che l’ex Lazio e Inter possa restare in sella anche nella stagione prossima.
Ovvio che le cronache ed i media comincino a pensare al nome ideale per sostituire Pioli. All’allenatore su cui puntare in visto della prossima stagione e sul quale costruire un nuovissimo progetto sportivo. Un’idea molto intrigante ed attraente l’ha lanciata nelle scorse ore il giornalista Carlo Pellegatti, da sempre molto esperto di cronaca rossonera.
L’ex voce di Sport Mediaset ha lanciato una provocazione che, a suo dire, potrebbe diventare realtà con le mosse giuste. Vale a dire puntare sul migliore allenatore su piazza per il dopo-Pioli: Pep Guardiola, il tanto osannato tecnico spagnolo del Manchester City, colui che ha rivoluzionato il calcio con sistemi e schemi molto stretti e propositivi.
Pellegatti sicuro: “Guardiola a fine ciclo col City, basterebbero lui e un attaccante”
Sul suo canale Youtube, Carlo Pellegatti ha spiegato perché, secondo lui, il profilo di Guardiola non sarebbe solo una boutade mediatica o una fantasticheria del web: “Dopo la vittoria sull’Everton Guardiola ha detto ‘il mio lavoro è finito qui’. Avrebbe già voluto lasciare dopo la Champions vinta, ma è rimasto per il Mondiale per club. Ora sembra sia appagato”.
Lo storico giornalista rossonero ricorda quando in passato Berlusconi e Galliani hanno fatto operazioni del genere, come con Rivaldo, Ronaldinho o Ronaldo: “Sto sognando, ma so che in passato è già successo con Berlusconi e Galliani.Ci avrebbero provato anche con Guardiola, intuizioni da sogno”. Il problema di Guardiola è ovviamente lo stipendio, altissimo. Lo spagnolo guadagna al Manchester City oltre 20 milioni a stagione e questo è un ostacolo insormontabile per la proprietà rossonera. Pellegatti però ha la soluzione: “Spendiamo il solito budget da 50 milioni con Guardiola e un attaccante, poi resta tutto com’è“.
Guardiola al Milan sarebbe un affare anche per lo stesso Cardinale, che ha un progetto economico e di valorizzazione del marchio molto ambizioso. Purtroppo però è destinato a rimanere solo un sogno per gli stessi motivi di Conte: sappiamo che RedBird non investirà così tanti soldi per un allenatore, né per un giocatore. Il sostituto di Pioli sarà comunque un tecnico in rampa di lancio, un profilo che si potrà accontentare di uno stipendio alla portata, che sia giovane e in linea con le idee della proprietà, e quindi con giocatori giovani e da valorizzare.