Contro la Salernitana si è vista la versione peggiore del Milan di Stefano Pioli. Il tecnico, che torna nel mirino deve fare i conti con i soliti infortuni
Sarà un Natale complicato per il Milan e per Stefano Pioli. Il pareggio, arrivato nei minuti finali, non può certo far felici i tifosi. Il 2 a 2 di Salerno vale come una sconfitta.
Contro gli uomini di Pippo Inzaghi, d’altronde, abbiamo assistito alla solita partita del Diavolo, in cui i rossoneri hanno messo in mostra tutti i propri limiti tecnici e mentali. Davide Calabria e compagni hanno sofferto contro l’ultima in classifica, subendo due gol decisamente evitabili. La squadra è stata subito sfilacciata e ha trovato il pareggio più per inerzia che per altro.
Salernitana-Milan è la conferma che il Diavolo vivrà una stagione su un’altalena, con alti e bassi, dove l’unica continuità sarà legata agli infortuni. Ieri è arrivato il trentesimo, con lo stop per un problema ai flessori di Fikayo Tomori. Un disastro, un vero guaio per il Milan, che contro il Sassuolo sarà in totale emergenza. Il Diavolo non avrà centrali a disposizione se non Simon Kjaer e il giovane Jan-Carlo Simic. L’inglese (il problema sembra davvero grave) si va ad unire a Malick Thiaw e Pierre Kalulu, spingendo il club rossonero a muoversi con forza sul mercato fin dalla prima ora di gennaio.
Ieri, poi, è arrivato l’ennesimo gol su palla inattiva, l’undicesimo. Un problema, come quello degli infortuni, che il Milan si porta dietro ormai da anni e che non riesce a risolvere. Fino a ieri solo i più ottimisti credevano ancora nello Scudetto, ma con la sfida di Salerno è stata posta la parola fine. D’altronde è impensabile che una squadra possa trionfare se il successo in trasferta manca da circa tre mesi.
Milan, Pioli principale responsabile
Per il Milan e Stefano Pioli sarà davvero un Natale da incubo, in cui bisognerà rimboccarsi nuovamente le maniche per provare a dare un senso al campionato.
Vivere di alti e bassi è davvero snervante e il tecnico di Parma è chiaramente il principale responsabile di quello che si sta assistendo. Difficile pensare oggi ad un esonero di Pioli, anche perché, verosimilmente, non porterebbe a nulla e poi la squadra – nel bene e nel male – ha dimostrato di essere ancora dalla sua parte. A fine stagione si faranno i conti. Conti che rischiano di essere per nulla buoni.