L’allenatore dei bianconeri ha protestato animosamente al termine della sfida contro i liguri per l’episodio del fallo di mani di Bani
Nell’ultimo turno di Serie A ha sorriso l’Inter, che ha battuto la Lazio per 0-2 all’Olimpico ed ha allungato a +4 sulla Juventus, che venerdì sera era stata fermata sull’1-1 a Marassi dal Genoa di Alberto Gilardino.
Un allungo importante in quello che stava diventato un autentico duello in vetta, ma la Juventus ha recriminato non poco dopo il passo falso contro il Grifone. Il motivo della polemica risiede in un fallo di mani in area di rigore da parte del difensore del Genoa, Mattia Bani, che ha intercettato un cross con il braccio. Un fallo di mani molto evidente che però non è stato considerato, né dal direttore di gara Davide Massa né dal VAR, punibile.
L’episodio è accaduto al minuto 52 del match, appena dopo il pari dei liguri. In tanti si aspettavano un intervento del VAR per richiamare Massa al monitor, e invece è stato effettuato un rapido check e si è deciso di lasciar correre. La spiegazione della decisione sta in un piccoli tocco con la coscia da parte di Bani prima del mani, ma il braccio è largo e l’intervento del centrale rossoblù appare scomposto.
Allegri diffidato e multato per le proteste
Chiaramente la Juventus è andata su tutte le furie per questa scelta arbitrale, che non è stata accettata per niente bene da Massimiliano Allegri. Il tecnico è infatti stato diffidato e multato per le proteste a fine gara.
È stata dunque confermata l’indiscrezione del Secolo XIX, che raccontava di come il tecnico dei bianconeri sia andato negli spogliatoi della classe arbitrale alla fine della partita per protestare ferocemente in merito a quell’episodio. Oggi infatti è arrivata un’ammenda di 10mila euro e una diffida per il tecnico livornese direttamente dal Giudice Sportivo.
Nel consueto comunicato viene specificato che Allegri è stato sanzionato “per avere, al termine della gara, nello spogliatoio degli Ufficiali di gara, contestato, all’inizio con tono pacato, l’operato arbitrale e, successivamente, in modo irrispettoso, anche riguardo all’operato del VAR, tant’è che il direttore di gara lo invitava ad uscire dallo spogliatoio”.