Il Milan affronterà il Rennes ai Playoff per accedere agli ottavi di Europa League. Gianluigi Bagnulo, telecronista Sky ed esperto di Ligue 1, ci ha parlato in esclusiva della squadra francese
Il sorteggio per gli spareggi di Europa League ha detto che il Milan dovrà giocarsi l’accesso agli ottavi di finale della competizione contro il Rennes. I francesi, attualmente tredicesimi e a 4 punti dalla zona retrocessione, nascondono però delle insidie.
Il telecronista Sky Gianluigi Bagnulo, esperto di Ligue 1, in esclusiva a MilanLive.it, ha contestualizzato il momento no della squadra bretone, mettendo in guardia la squadra di Pioli e tutti i tifosi che hanno ipotizzato un doppio confronto sul velluto per il Diavolo.
Guardando la classifica di Ligue 1 qualcuno potrebbe immaginare un passaggio del turno già in tasca. Che squadra è il Rennes e che pericoli corre il Milan?
Il Rennes è una squadra in questo momento in difficoltà perché vive una stagione difficile, ha appena cambiato allenatore, salutando un tecnico che ha fatto benissimo come Génésio ed è arrivato Julien Stephan, quindi è una squadra che sta cercando di raddrizzare la sua stagione, però partita semplice proprio no perché comunque soprattutto in casa lo stadio del Rennes fino all’anno scorso è stato uno dei campi più difficili dove andare a vincere per tante squadre della Ligue 1. È stata una squadra che ha avuto un rendimento casalingo pazzesco, quindi una squadra che ha delle armi.
Quest’anno si è parlato tanto del muro giallo di Dortmund, che atmosfera si respira invece al Roazhon Park?
Grande amore per il Rennes. È uno stadio molto caldo e non è facile giocare lì perché fa veramente sentire la sua spinta alla squadra di casa. Dopodiché quest’anno il Rennes ha perso un po’ della sua solita grinta casalinga. Era sempre stata una grande caratteristica, soprattutto nell’era Génésio aveva costruito in casa le sue fortune, nell’ultimo anno però diverse cose non hanno funzionato. La squadra è cambiata in estate, ha venduto dei giocatori di cui un nome su tutti è sicuramente Doku, che è andato a giocare al Manchester City, il che testimonia anche il livello del calciatore. Quindi chiaramente alcune cose poi non hanno più funzionato.
I pericoli del “giovane” Rennes
Adesso invece quali sono i giocatori da tenere maggiormente d’occhio?
La squadra ha un sacco di qualità offensiva. Al posto di Doku è arrivato Blas dal Nantes, mancino che l’anno scorso segnò alla Juventus in Europa League. Hanno preso Le Fée dal Lorient che è un altro bel talento. Davanti hanno Kalimuendo che ha fatto bene con il Lens dopo essere cresciuto nel PSG. È tornato dall’infortunio Terrier che è un altro giocatore pericoloso. C’è Gouiri, altro astro nascente poi mai definitivamente esploso. Dalla trequarti in su hanno tanti buoni giocatori.
E dietro invece?
In difesa sono tanti giocatori giovani, in generale la squadra è molto giovane, ma dietro ci sono elementi che concedono un po’ e la solidità difensiva non è certamente uno dei punti forti. Non è una squadra che ha paura a lanciare giovani, ci sono anche diciottenni come Doué che giocano regolarmente. Ha preso anche un “senatore” come Matic che dà un po’ più di equilibrio a centrocampo e aiuta gli altri a crescere.
Oltre ad andare meglio in coppa che in campionato, si può notare che ultimamente nelle partite del Rennes fioccano cartellini rossi. Casualità oppure è una squadra che tende ad essere nervosa o giocare duro?
Penso sia figlio soprattutto del periodo che stanno passando, che ripeto non è stato un periodo semplice, anche perché è una squadra che è sempre stata abituata negli ultimi anni, con Génésio, a lottare per un posto in Europa. Quest’anno sono venute fuori delle difficoltà e quindi credo sia una una conseguenza anche qualche cartellino rosso di troppo, però non è una squadra particolarmente aggressiva o particolarmente violenta sul terreno di gioco. Quindi più che altro una casualità.
Quanto può cambiare il Rennes da qui a febbraio
Vista la situazione attuale in classifica il Rennes potrebbe muoversi a gennaio e presentarsi alla doppia sfida coi rossoneri rinforzato?
Potrebbero aggiustare qualcosa però non mi aspetto grandissimi colpi di mercato nel mercato di gennaio. Comunque è una squadra che il suo l’ha fatto superando il girone di Europa League, che è decisamente un ottimo risultato. Penso che l’interesse principale però resti rimettere a posto il campionato, perché comunque in questo momento sono sotto metà classifica e hanno bisogno di provare a rientrare per un altro anno in Europa League, quindi deve risalire nella seconda metà di stagione. Perciò mi aspetto che si concentreranno soprattutto sul campionato.
Questo però immagino non significhi che non sognino l’impresa…
È chiaro che aspettano la partita con il Milan un po’ come la partita dell’anno, perché comunque è una città piccola che non ha una tradizione europea esagerata. Quindi vivono questa gara con il Milan, che invece è una gigante d’Europa, con una grande attesa e questo sicuramente non rendere la partita facile però non credo che arriveranno grossi rinforzi a gennaio.
Se dovessi paragonarla come stile di gioco a una squadra italiana quale sarebbe?
Difficile da dire perché hanno appena cambiato, quindi prima giocavano in un modo e adesso con il nuovo allenatore hanno un altro stile di gioco. È una squadra di alto valore tecnico. Potrebbe essere una squadra di buona tecnica come la Fiorentina, che però è molto più forte, quindi ovviamente non si può dire che il Rennes è “la Fiorentina di Francia”. Se trovano un’identità di gioco e ritrovano un po’ di fiducia è una squadra che sa giocare a calcio.
La pista David per l’attacco
A proposito di mercato potrebbe esserci anche un Jonathan David in più nelle file dei rossoneri?
Diciamo che le cose al Lille quest’anno non sono andate benissimo per lui. È un giocatore seguito da club italiani da tanto tempo perché comunque nella scorsa stagione ha segnato 24 gol, è uno che segna a raffica nel campionato francese. Quest’anno ne ha fatti di meno e adesso si è sbloccato nell’ultima partita contro il Paris Saint Germain.
Come mai questo calo di rendimento?
È possibile che il fatto che abbia segnato meno sia anche figlio di un umore un po’ così così del ragazzo che voleva già andare via in estate e l’hanno convinto a rimanere, ma non penso che possa lasciare il Lille a gennaio perché sono anche loro in corsa per un posto in Europa. Inoltre non hanno alternative davanti, infatti quando non gioca lui c’è Yazici che è un trequartista, quindi hanno bisogno di Jonathan David, quindi non la vedo facile senza contare che oltretutto il Lille è una squadra che di solito spara prezzi altissimi e fuori portata per i club italiani.