Il Milan è alla ricerca di un nuovo difensore che deve avere una caratteristica specifica. Due nomi concreti in pole
Tra dieci giorni esatti si aprirà la sessione invernale di calciomercato. Dopo un’estate da protagonista, il Milan punta ad esserlo ancora per sistemare la rosa di Stefano Pioli, martoriata dagli infortuni. La necessità principale è un nuovo difensore centrale: per il rientro di Kalulu e Thiaw ci vorrà ancora un po’ di tempo, Pellegrino è quello più vicino al recupero ma, come Kjaer, non dà garanzie (per motivi diversi).
Moncada e D’Ottavio, quindi, con la supervisione di Furlani, sono al lavoro per trovare il profilo giusto. E l’idea nella loro testa è molto chiara: il difensore da acquistare a gennaio deve avere una caratteristica specifica: il piede mancino. L’unico sinistro del reparto è Pellegrino, che come detto deve ancora fare un percorso di crescita prima di poterlo considerare arruolabile a tutti gli effetti (una volta rientrato dall’infortunio). Gli altri, invece, sono tutti di piede destro. Per sviluppare al meglio la manovra nel calcio moderno è fondamentale avere anche un difensore con l’altro piede forte, ed è su questo che si sta basando la ricerca dei dirigenti rossoneri. Il profilo è tracciato e il nome c’è già.
Negli ultimi giorni è spuntata fuori l’opzione Clement Lenglet. In prestito all’Aston Villa dal Barcellona, il difensore francese potrebbe fare al caso di Pioli: esperienza, qualità, costo basso (in seguito ad anni difficili fra cui anche l’avventura tutt’altro che indimenticabile al Tottenham di Conte) e… il piede mancino. Educato, fra l’altro.
L’ex Siviglia è quindi un obiettivo concreto perché possiede tutte le caratteristiche il Milan sta ricercando. Sicuramente è un giocatore da rilanciare: come detto viene da anni complicati, compresi i sei mesi all’Aston Villa, ma la Serie A può aiutarlo a rilanciarsi. Lo stipendio è un ostacolo per forza di cose: attualmente guadagna circa 6 milioni, cifra fuori portata per il club rossonero. Furlani proverà a strappare un accordo al Barcellona di prestito e con partecipazione al pagamento dell’ingaggio, a meno di iniziative dirette del giocatore (difficile) ad un abbassamento dello stipendio.
La linea comunque è chiara. Il Milan vuole un difensore mancino e Lenglet rappresenta un’opzione plausibile. Ovviamente non è l’unico: è chiaro che Moncada e D’Ottavio hanno anche altre idee in merito, fra cui anche Lloyd Kelly del Bournemouth; giocatore che, fra l’altro, può ricoprire anche il ruolo di terzino e, soprattutto, è in scadenza di contratto a giugno (e non guadagna cifre enormi come il francese). Due opzioni fattibili quindi, entrambe per motivi diversi. La società valuterà la migliore nei prossimi mesi (Kelly è molto più probabile a giugno).