Valutazioni in corso dopo gli infortuni di Tommaso Pobega e Noah Okafor. Il rischio che a fine stagione qualcuno paghi è davvero alto
Non c’è davvero pace per il Milan. La squadra di Stefano Pioli deve fare i conti con gli ennesimi infortuni, che privano i rossoneri di due pedine fondamentali, Tommaso Pobega e Noah Okafor.
Il centrocampista italiano, come scritto ieri, ha riportato un danno che coinvolge la componente tendinea del retto femorale che si inserisce nell’anca sinistra. La lesione è meritevole di nuovo controllo fra una settimana e valutazione specialistica, al fine di scegliere il trattamento più opportuno. Lo svizzero, invero, uscito dal campo dopo aver avvertito una sensazione crampiforme alla coscia sinistra, ha riportato una lesione di un muscolo flessore profondo, il semimembranoso. Verrà rivalutato fra una settimana.
Per l’ex Salisburgo i tempi di recupero non dovrebbero essere inferiori al mese, per il giocatore cresciuto nella Primavera, invece, il rischio concreto è di star fuori parecchi mesi. Solo con i nuovi controlli capiremo quando Pioli potrà riabbracciare Pobega.
Salgono così a 29 gli infortuni patiti dai giocatori del Milan, dall’inizio del raduno e ben 21 sono di origine non traumatica. I rossoneri sono così al di sopra della media europea. Inevitabilmente chi lavora a Milanello è finito sotto esame. La lente di ingrandimento è puntata su Stefano Pioli e il suo staff: il treno negativo non può lasciare sereno Gerry Cardinale e i vertici del club.
Milan, Pioli o lo staff: addio a fine stagione
A fine stagione, così, come si legge su Tuttosport, il dossier infortuni potrebbe anche portare a un cambio di guida tecnica o uno stravolgimento dei collaboratori dell’allenatore.
La speranza è quella di poter risolvere il problema infortuni il prima possibile, ma la sensazione è che qualcuno alla fine dovrà pagare, anche perché le promesse non sono state mantenute e il Milan continua a perdere calciatori partita dopo partita.
L’infermeria è così sempre piena: Tommaso Pobega e Noah Okafor che hanno chiuso il 2023 hanno raggiunto Pierre Kalulu e Malick Thiaw, oltre che Caldara. Il tedesco non rientrerà prima di febbraio; per il francese, invece, i tempi si prospettano ancora più lunghi. Chi ha visto la luce in fondo al tunnel sono Marco Sportiello e Marco Pellegrino, entrambi ritenuti guariti, dai rispettivi infortuni, dopo gli ultimi controlli medici. Il loro rientro in gruppo non è dunque lontano