Zlatan Ibrahimovic avrà questo tipo di limitazione con il suo nuovo incarico da dirigente del Milan. Ecco perché non potrà farlo.
Anche un colosso e gigante del calcio come Zlatan Ibrahimovic è stato messo k.o. dall’ondata di influenza che sta circolando in Italia in queste settimane. Per questo motivo di salute, fortunatamente non grave, l’ex centravanti svedese non ha ancora fatto il suo debutto ufficiale nel Milan.
Dalla scorsa settimana il Milan ha annunciato il ritorno di Ibrahimovic in un nuovo ruolo. Che in realtà riguarda principalmente la proprietà RedBird Capital ed il patron Gerry Cardinale. Infatti lo svedese sarà advisor del fondo di investimento che gestisce il club da ormai un anno e mezzo.
C’è grande curiosità ed interesse per come il fuoriclasse, considerato tra i migliori attaccanti di sempre in Europa, possa interpretare questo nuovo compito lontano dai campi da gioco, ma al servizio di quella che a suo dire è stata la squadra a cui si è sentito più legato in generale.
Ibra fuori dall’organigramma Milan: non potrà accedere negli spogliatoi
Come scrive però quest’oggi Repubblica, spuntano delle limitazioni nel nuovo ruolo di Zlatan Ibrahimovic. Inizialmente in tanti pensavano sarebbe stato chiamato come collaboratore dell’area tecnica, una sorta di figura a fare da tramite tra il campo e la proprietà.
Invece Ibra non rientra nell’organigramma sociale del Milan, visto che il suo ruolo ufficiale è quello di consigliere di RedBird Capital, ovviamente con particolare interesse sulle strategie societarie dei rossoneri. Niente a che vedere con figure dirigenziali operative o staff tecnico e direttivo della squadra di Pioli.
Per questo motivo Ibrahimovic non potrà accedere allo spogliatoio del Milan durante le varie partite di campionato o coppa, ovvero una zona riservata solo ai tesserati di tale squadra e non ai consiglieri o agli azionisti secondari, legati alla proprietà. Chi pensava che Ibra sarebbe stato fondamentale negli spogliatoi per donare verve e consapevolezza alla squadra si sbagliava di grosso.
O quanto meno a Milanello la sua presenza potrebbe essere importante e rilevante, anche quotidiana come fatto capire anche dall’a.d. Giorgio Furlani, che ha ammesso di essere felice di lavorare ancora con Ibrahimovic. Ma niente da fare nei giorni delle gare ufficiali. Basterà comunque la presenza nel club per dare uno slancio vincente a questo Milan?