Stefano Pioli dovrà fare il possibile per rilanciare le ambizioni del Milan in campionato ed in coppa, ma c’è già un’ombra su di lui.
Di solito, per evidenziare quanto un allenatore sia a rischio o in difficoltà nella guida della propria squadra, si utilizza l’ironica iperbole sulla possibilità di “mangiare o meno il panettone“. Un adagio che si rifà perfettamente alla situazione di Stefano Pioli.
La sconfitta di Bergamo, arrivata all’ultimo minuto ma certamente meritata sul campo, ha ritirato fuori i problemi di un Milan che appare troppo discontinuo e mentalmente scarico. L’hashtag #PioliOut è nuovamente spuntato in giro sui social e le critiche all’allenatore del 19° Scudetto rossonero sono all’ordine del giorno.
Tanti i campi di imputazione rivolti a Pioli: in primis a livello motivazionale, visto che i tifosi vedono un Milan scarico, poco reattivo e neanche così motivato a vincere certe partite. Poi le problematiche di natura tattica, l’assenza di alternative in momenti di crisi e anche i tanti infortuni, che sarebbero responsabilità dello staff tecnico in generale.
Come scrive oggi l’edizione di Tuttosport, il mese di dicembre sarà dunque determinante per il futuro di Pioli e della panchina del Milan. Il tecnico rossonero dovrà come detto cercare di superare gli ostacoli attuali e preparare al meglio la squadra, sfruttando sia un calendario non così impossibile, sia cercando l’impresa mercoledì a Newcastle.
Ad oggi è difficile che la dirigenza Milan prenda una decisione drastica nell’immediato, ma la posizione di Pioli è sotto osservazione stretta. L’allenatore emiliano gode della fiducia della proprietà, ma non a livello universale. Tanto che il club avrebbe già pre-allertato l’attuale mister della Primavera, quell’Ignazio Abate che tanto bene sta facendo con i ragazzi del Milan già dallo scorso anno.
Nelle ultime ore sono spuntate indiscrezioni secondo cui il Milan avrebbe non solo messo Abate sull’attenti per una possibile promozione in Serie A, ma gli verrebbe anche immediatamente affiancato Zlatan Ibrahimovic nel ruolo di direttore tecnico. Un inedito e sorprendente binomio per traghettare il Milan verso lidi migliori.
Una cosa è certa: ogni discorso sul prolungamento di contratto di Pioli, il cui accordo con il Milan è valido fino al giugno 2025, è stato interrotto o lasciato a margine. Dicembre sarà un mese verità e tutto dipenderà dai risultati, dalle prestazioni e dalle scelte tecniche dell’allenatore classe ’65.