Le parole dello Special One dopo il deludente pareggio della Roma in casa del Servette riaprono una pista per il Milan
“Ci sono giocatori che hanno perso un’altra occasione. E altri che sono partiti dalla panchina che sono sempre disponibili. A volte chi non è abiutato a stare fuori entra con un atteggiamento superficiale che non aiuta la squadra, ma se qualcuno mi chiede di giocare di più ,gli dico che lo farà soltanto quando gli altri sono morti“.
José Mourinho non le ha mandate a dire, per lo meno ad alcuni dei suoi ragazzi, dopo il pareggio della Roma in casa del Servette che molto probabilmente ha condannato i giallorossi al secondo posto nel girone di Europa League. Come lo scorso anno, i capitolini dovranno affrontare nel Playoff una delle terze classificate dei gironi di Champions. Una grana non da poco, insomma.
Ma con chi ce l’aveva, nello specifico, il tecnico portoghese? Parecchi indizi portano soprattutto a chi, fino alla terza gara di campionato, un posto da titolare lo aveva. Ma che poi si visto scavalcare, nelle gerarchie, dall’acquisto top dell’estate giallorossa. E talvolta anche dall’altro rivale nel ruolo, arrivato peraltro prima di Romelu Lukaku, che spesso e volentieri lo Special One mette in campo prima di lui. Sì, proprio il vecchio obiettivo del mercato rossonero all’epoca della gestione Fassone-Mirabelli. Quello sul quale recentemente Urbano Cairo ha rivelato che il Milan si era fatto avanti con una proposta di prestito.
Facciamo una premessa. Non c’è ancora alcuna trattativa tra Furlani e Tiago Pinto per un possibile prestito – o cessione definitiva – di Andrea Belotti dalla Roma al Milan. Ma certo è che le dichiarazioni del tecnico portoghese hanno giocoforza riaperto una pista che negli uffici di Via Aldo Rossi era sepolta da tempo. Belotti gioca poco. Belotti ha davanti un certo Romelu Lukaku. E ben presto anche Tammy Abraham, il centravanti inglese al quale il ‘Gallo’ faceva spesso e volentieri panchina lo scorso anno, rienterà a disposizione dopo il brutto infortunio nell’ultima gara dello scorso campionato.
E poi c’è sempre Sardar Azmoun, l’iraniano che sta dando segnali positivi al tecnico nelle ultime uscite. Insomma, le prospettive di campo non sono certo eccezionali per l’ex capitano del Torino. Che rischia di essere la terza o quarta scelte nell’attacco giallorosso. Tanto varrebbe venire a Milano a fare la riserva del solo Olivier Giroud, sussurra qualcuno. Ipotesi affatto da scartare, e non peregrina.
Belotti sei anni fa avrebbe gradito non poco la destinazione Milano, e potrebbe acconsentire ad un trasferimento anche ora, visto che realisticamente nella rosa rossonera potrebbe trovare più spazio che in quella della società di Trigoria. Per gli amanti delle statistiche, tra l’altro, si registrano zero minuti giocati nelle ultime tre uscite di campionato della squadra giallorossa: uno scenario che sembrava impossibile dopo la doppietta all’esordio stagionale contro la Salernitana.
Il colpo low cost, per un Milan che deve prioritariamente pensare all’acquisto di almeno un centrale difensivo, si pone quasi su un piatto d’argento. Cosa deciderà di fare la dirigenza? Le prossime settimane saranno decisive per capire se si configurerà un clamoroso ritorno di fiamma per il centravanti nativo di Calcinate.