Ecco quale ruolo potrebbe occupare Zlatan Ibrahimovic nel nuovo Milan. Lo svedese avrebbe ricevuto una proposta molto sorprendente.
“Stiamo parlando, vediamo”. Queste le poche e brevi parole rilasciate da Zlatan Ibrahimovic per commentare gli aggiornamenti sulla trattativa per riportarlo a Milanello. Infatti uno degli argomenti più discussi e chiacchierati del momento in casa Milan riguarda la sua prossima avventura in rossonero.
Tutto da settimane sembra apparecchiato per un Ibra-ter, ovvero il terzo ritorno in rossonero del fuoriclasse svedese. La prima volta fu nel 2010, quando Adriano Galliani lo strappò come colpo Scudetto al Barcellona, un acquisto assurdo di fine mercato. La seconda nel gennaio 2020, quando Paolo Maldini lo convinse a dare una mano ad un Milan in disordine.
Ora la terza volta è vicina, con Ibra che però tornerà in vesti ben diverse. Ha dato l’addio al calcio giocato a giugno ed è in attesa di capire cosa fare da grande. Il Milan lo sta corteggiando, poiché un elemento di carisma e carattere vincente come lo svedese può sempre far comodo, anche fuori dal campo.
Ibrahimovic per il dopo Pioli? Spunta l’ipotesi tandem con Abate
L’accordo con Gerry Cardinale non è ancora stato raggiunto soprattutto per un motivo. Ibrahimovic vuole chiarezza e specifiche sul ruolo che andrà a ricoprire nel Milan del futuro. Non intende restare come una sorta di jolly, un parafulmine dai compiti poco chiari, bensì pretende una certa indicazione precisa.
Nelle ultime settimane si è parlato di Ibra come futuro dirigente, magari come uomo capace di fare da legame tra società e prima squadra. Oppure come superconsulente di Cardinale in persona, un ambasciatore del Milan che possa dare risalto al brand e attirare investimenti e partner internazionali.
Ma l’ultima idea lanciata da Repubblica è la più sorprendente ed affascinante. Visto il posto in bilico di Stefano Pioli, il Milan potrebbe proporre, in caso di flop totale del tecnico, di affidarsi proprio a Ibrahimovic in qualità di direttore tecnico. Non un allenatore vero e proprio, visto che non ha alcun patentino. Bensì una figura direzionale, magari affiancato dall’amico Ignazio Abate, che verrebbe promosso dalla squadra Primavera.
Questa l’ipotetica quanto al momento teorica soluzione che il Milan di Cardinale potrebbe proporre per il dopo-Pioli. Va ricordato come il tecnico sia sotto osservazione e senza un buon risultato a Newcastle mercoledì sera potrebbe anche saltare la sua panchina. Il tandem Ibra-Abate affascina, visto il carisma dell’ex bomber e le buone qualità gestionali dell’attuale mister delle giovanili.