C’è finalmente una data sul possibile rientro in campo di Marco Sportiello, infortunatosi a pochi giorni di distanza da Milan-Juve
Avrebbe potuto essere la sua serata. Una soddisfazione attesa per tanto, troppo, tempo, e quasi paragonabile a quando difese la porta dell’Atalanta nel quarto di finale di Champions League contro il PSG, nella Champions 2019/20.
Marco Sportiello si stava meticolosamente preparando a difendere i pali della porta rossonera in Milan-Juventus, la gara dello scorso 22 ottobre che vedeva, tra i giocatori squalificati, il titolarissimo Mike Maignan. Sarebbe toccato dunque a lui scendere in campo nel big-match di San Siro davanti a quasi 80mila spettatori.
Peccato che il destino, cinico e baro più che mai in questa occasione, abbia fatto la sua parte, riservando al portiere – proprio a lui, che non aveva infortuni da ben 7 anni – una lesione del gemello mediale del polpaccio sinistro. A soli tre giorni dalla gara tanto attesa. Il guaio fisico, non di poco conto, ha costretto Sportiello all’indisponibilità per 6 gare. Che diventeranno 7 col prossimo match di campionato del Milan a Bergamo. La luce in fondo al tunnel è però vicina, come riferiscono gli ultimi report da Milanello.
Dopo tanto lavoro in palestra ed esercizi atti a recuperare la funzionalità della parte offesa, il nativo di Desio ha iniziato il lavoro personalizzato in vista del pieno reintegro in gruppo. Secondo le ultime indiscrezioni la prima convocazione post-infortunio potrebbe avvenire a metà dicembre, in occasione della gara di campionato contro il Monza, nel lunch-match domenicale del 17 dicembre.
Difficile ipotizzare un rientro, che sarebbe comunque in panchina, per la delicatissima gara di Champions League contro il Newcastle di mercoledì 13. Fermo restando che nessuno si augura di dover avere a che fare con una nuova squalifica, o un’indisponibilità fisica, di Mike Maignan nelle prossime gare, sapere di poter contare su un estremo difensore di sicura affidabilità come Sportiello, lascia più tranquillo Pioli. Al netto della sorpresa Antonio Mirante, che proprio contro la Juve ha dimostrato di essere ancora valido a certi livelli.
L’infortunio di un calciatore storicamente sano come era stato, fino a prima di arrivare a Milanello, il portiere classe ’92, è stato anche successivamente utilizzato – quando i guai muscolari e non sono diventati la norma, arrivando allo stratosferico numero di 25 stagionali – come prova per dimostrare le colpe dello staff atletico rossonero. Polemiche che però, per il momento, non hanno comportato provvedimenti pratici nei confronti di Matteo Osti e dei suoi collaboratori.