L’attaccante, che sembrava destinato a liberarsi a ‘zero’ a giugno, ha rinnovato col suo club fine al 2027: addio Milan
Se fosse davvero arrivato a scadenza a giugno del 2024, sarebbe forse stato il parametro zero più ambìto del mercato. Sempre che nella categoria non ci fosse stato anche Kylian Mbappé, sul cui rinnovo col PSG non sono da escludere clamorosi colpi di scena. Dopo aver tentennato, per ovvie questioni di ambizioni personali, il giovane attaccante ha deciso di mettere nero su bianco. Il rinnovo fino al 2027 è ora ufficiale, con buona pace di tutti quei club, Milan compreso, che si erano interessati alla questione.
Forse non segnerà tanto – un solo gol nelle 11 gare di Liga spagnola disputate finora – ma distribuisce assist come se piovesse il classe 2002 salito prepotentemente alla ribalta nell’ultimo anno. Paradossalmente il fratello minore della leggenda della società basca segna di più nella nazionale spagnola, dove ha già messo il suo timbro in due occasioni con lo stesso numero di gare disputate in questa stagione con la sua squadra di club.
Ora che il tanto sospirato rinnovo, soprattutto per i vertici dirigenziali dell’Athletic Club, che già temevano di perderlo a ‘zero’, è arrivato, il devastante esterno d’attacco è tornato alla sua ‘reale’ valutazione di mercato: 40 milioni. Con tanti saluti alle big europee che già pregustavano un colpo gratis di quelli da leccarsi i baffi.
Nico Williams, ufficiale il rinnovo fino al 2027
Forse, nella considerazione dei tifosi e soprattutto nella prospettiva di ciò che potrà dare al club basco in futuro, Nico Williams è destinato a superare il fratello Iñaki. Che, ormai 29enne, sembra aver esaurito le straordinarie frecce che aveva al suo arco da giovanissimo. Nico ha invece tutta la carriera davanti, con la possibilità di diventare uno dei giocatori più rappresentativi nella storia del glorioso club.
In Italia non c’era solo il Milan ad aver sognato la possibilità di convincere il giocatore ad approdare in Serie A a partire dal prossimo 1 luglio. Anche la Juve si era affacciata con decisione sul calciatore spagnolo. Le pretendenti europee poi, dalla Premier alla stessa Liga, quasi non si contavano sulle dita di una mano per quanto erano numerose.
Il rinnovo fino al 2027 non pone al riparo i baschi da possibili assalti futuri delle facoltose società del Vecchio Continente. Ma è un segnale che, per lo meno per le attuali possibilità di manovra del Diavolo, è più che chiaro. Furlani dovrà guardare altrove sul fronte delle ghiotte occasioni a parametro zero.