Ieri episodio da moviola non troppo chiaro in Milan-Fiorentina, nell’azione del calcio di rigore fischiato a favore dei rossoneri.
Il Milan ieri sera è tornato a vincere contro la Fiorentina. Un successo importantissimo per la squadra di Stefano Pioli, che si riporta al terzo posto in classifica e ritrova un pizzico di ottimismo e fiducia dopo il pessimo periodo tra fine ottobre ed inizio novembre.
La vittoria è arrivata grazie al rigore di Theo Hernandez, abile anche a conquistarsi il penalty con una sgroppata in area ed il fallo da ultimo uomo di Fabiano Parisi su di lui. Giustissimo assegnare la massima punizione al Milan, meno convincente la scelta dell’arbitro Di Bello di ammonire soltanto il difensore viola.
L’espulsione sarebbe forse stata la soluzione più giusta, a norma di regolamento. Poiché Parisi interrompe una chiara occasione da gol senza poter intervenire sul pallone, essendo ormai alle spalle di Theo. Milan che giustamente ha protestato per il mancato rosso, ricordando un episodio molto simile dello scorso anno.
In Champions League, nel match Milan-Chelsea perso dai rossoneri in casa per 2-0, l’arbitro tedesco Siebert concesse rigore agli inglesi ed espulsione di Tomori per presunto fallo da ultimo uomo su Mount. In quell’occasione l’errore, molto criticato dai milanisti, riguardò l’entità del contatto, che era sembrato veniale e non così falloso. Ma per regolamento è stato giusto cacciare Tomori per aver interrotto una chiara occasione da rete.
Disparità di giudizio dunque per il Milan ad un anno di distanza. C’è caos attorno al regolamento sul fallo da ultimo uomo, visto che l’intervento di ieri di Parisi è sembrato non solo netto, ma praticamente atto ad impedire a Theo Hernandez di calciare in porta nonostante non fosse certo un fallo cattivo.
Severo ma giusto fu invece Siebert, che nonostante abbia concesso un rigore al Chelsea molto generoso ha avuto ragione secondo le regole internazionali ad espellere Tomori. Il quale sarebbe stato reo di un intervento da tergo, nell’impossibilità fisica di poter raggiungere il pallone.
Due pesi e due misure, che anche Rafael Leao conferma. Il fantasista del Milan, ieri in tribuna per via di un infortunio muscolare, ha lasciato un like al tweet sotto, che ricordava proprio la disparità con l’episodio dello scorso anno in Champions League.
Non fortunatissimo dunque il Milan in queste decisioni arbitrali. Così come non lo è stato in altri episodi in questo inizio di stagione. Ma è un problema secondario: la squadra di Pioli vive un momento evidentemente negativo e non deve farne un’alibi. Ieri era importanre vincere, ma c’è bisogno di ritrovare la condizione migliore, sotto tutti i punti di vista.