Il tecnico è dalla parte del suo collega e del calcio che propone: “Non si può allenare sapendo che se nn va bene è finita”
Sabato sera a San Siro il Milan riparte dopo la sosta ospitando la Fiorentina di Italiano. C’è da reagire agli ultimi risultati negativi e tracciare la strada per inseguire le prime due in classifica, Juventus e Inter, che domenica si affrontano tra loro.
Una gara davvero molto difficile, della quale ha parlato anche un doppio ex allenatore come Fatih Terim, intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Il tecnico turco ha avuto una sola esperienza fuori dal proprio Paese ed è stata in Serie A, proprio sulle panchina di Fiorentina e Milan, entrambe per pochi mesi tra il 2000 e il 2001. Terim non ha avuto grande fortuna in Italia ma la ricorda con piacere e ha analizzato il momento delle sue ex squadre, partendo dal Milan.
Terim, che al momento è senza squadra, ha esordito: “Se conosco la pressione che sta vivendo il Milan in questo periodo? Perfettamente, come la conoscono loro. Essere al Milan, da giocatore a allenatore vuol dire una cosa sola: si deve sempre stare ai vertici. Hanno vinto il campionato nel 2022 e l’anno scorso sono andati avanti in Europa: devono continuare su questa linea, perché devono lottare ogni anno per questi obiettivi“.
Terim dà fiducia a Pioli e al suo calcio
Un commento inevitabile poi sulla situazione che riguarda il suo collega Stefano Pioli, che in queste settimane è stato messo fortemente in discussione a causa dei risultati negativi.
Queste le sue parole in merito: “Il suo stile mi piace: il Milan gioca sempre per imporsi, come nell’anno dello scudetto, in casa e fuori. Chiaro che un allenatore vorrebbe sempre lavorare in tranquillità e non pensare che dopo due o tre partite senza vincere la gente chiede la sua testa. Servono due semplici parole: fiducia e pazienza. Il club deve fargli sentire vicinanza: è sbagliato sedersi in panchina e pensare “Se non va bene, è finita”.
Terim ha poi parlato delle difficoltà attuali del Diavolo, dovute soprattutto alle assenze e all’impossibilità di lavorare con il gruppo al completo, che però non possono essere un alibi secondo lui. Ora ad esempio mancheranno Leao e Giroud. “Rafa porta tanta qualità, Giroud è il bomber e per loro ho massimo rispetto. – spiega l’allenatore – Ma le grandi squadre devono saper fare a meno di tutti, non ci sono scuse”.
Terim ha poi analizzato il prossimo avversario dei rossoneri, ovvero la Fiorentina, squadra per la quale ha un ottimo pensiero, soprattutto per lo spirito offensivo di Vincenzo Italiano