Pioli oggi ha parlato da Milanello alla vigilia dell’importante sfida di campionato a San Siro: ovviamente, anche Camarda tra i temi affrontati.
Il Milan non vince in Serie A dal 7 ottobre, quando superò il Genoa a Marassi con il discusso gol di Christian Pulisic nel finale. Nelle ultime due giornate ha perso punti contro Udinese e Lecce, quindi sconfiggere la Fiorentina domani a San Siro è molto importanti.
Purtroppo, i rossoneri non si presentano all’appuntamento nelle migliori condizioni. Ci sono dei giocatori assenti per infortunio e pertanto Stefano Pioli non può disporre di tutto l’organico in un momento decisamente delicato. Dopo il match contro la Fiorentina, ci sarà anche quello di Champions League contro il Borussia Dortmund e pure in tale occasione la vittoria sarà importantissima.
Stefano Pioli, la conferenza prima di Milan-Fiorentina
Dalle ore 13:45 mister Pioli parla in conferenza stampa da Milanello. Come sempre, tanti i temi da affrontare.
Come sta il Milan: “Mai come in questo momento le parole servano a poco, servono i fatti. Come stiamo dobbiamo dimostrarlo in campo. Dobbiamo dimostrare di aver capito gli errori e mettere in campo una prestazione di livello per 95 minuti”.
Francesco Camarda: “Il talento non ha età, lui ce l’ha. Il destino a volte ti crea certe occasioni, dovremo essere bravi ad accompagnarlo in questa situazione con serenità e tranquillità. E’ giovane e già maturo, pronto a darci una mano se ci sarà bisogno”.
Come sta vivendo lui la situazione: “Io lavoro, devo rimanere concentrato su quello che stiamo facendo. Stiamo lavorando non per cercare colpevoli, ma soluzioni. So cosa rappresenta il mio ruolo, tanti oneri e onori. Vado avanti con le mie idee, la mia squadra, i miei giocatori e il mio club”.
Il gruppo: “In questi momenti ci sono due atteggiamenti. Chi cerca di continuare a costruire qualcosa di positivo e importante. E chi cerca di rovinare tutto. Io sono della prima categoria. I miei giocatori hanno dimostrato nelle prime otto giornate, siamo stati in testa, poi sono mancati i risultati e vogliamo fare meglio. Dobbiamo dimostrare, la squadra ha le qualità per essere competitiva. Come risultati e infortunati abbiamo avuto un momento non positivo, però si affronta con compattezza e determinazione. Sappiamo che dobbiamo mettere in campo una prestazione di alto livello”.
Rimpianti sulle scelte di mercato: “I rimpianti e i rimorsi sono delle persone che non provano a fare. Il club ha fatto tutto per darmi una rosa competitiva. La sosta è servita anche ad apportare delle migliorie. A livello di infortuni miglioreremo”.
Domani match non decisivo per lo Scudetto: “Mancano 26 giornate, tante squadre possono sentirsi ancora in lotta. Ora non dobbiamo pensarci, dobbiamo pensare partita per partita. Vedremo poi cosa riusciremo a fare. L’obiettivo è tornare a vincere adesso”.
La Fiorentina: “Gioca un calcio molto offensivo con Italiano. Può concedere anche qualcosa, ma non è facile da affrontare. Non so se sarà uno scontro Champions, è presto”.
Infortuni: “L’unico cruccio è che non siamo riusciti ad abbassare il numero di infortunati in questi anni. Siamo in media con altre stagioni del Milan. Soffriamo di questo a Milanello. Non abbiamo sempre fatto le stesse cose in questi anni, facciamo di tutto per migliorare. Abbiamo analizzato tutto. Ogni infortunio va contestualizzato, le nazionali non aiutano e Okafor ne ha giocate tre di fila. Il nostro numero è negativo, ma ci stiamo sforzando al massimo per avere performance migliori. Recuperiamo Calabria, Loftus-Cheek e Pulisic. Non ci saranno Kjaer, Leao e Okafor”.
Chiamare il ct della Svizzera per il caso Okafor: “Non chiamo i ct, ho rispetto per il loro lavoro. Penso che i calendari non siano corretti, c’è un problema da affrontare con senso di responsabilità. Il calendario va più diluito, ci sono troppe partite in tempistiche compresse”.
Lo spirito di gruppo: “La squadra lavora bene, ma può fare meglio. Nei risultati siamo stati penalizzati per demerito nostro. Io posso essere criticato, non è che perché ho fatto questo o quello qualche anno fa… Eravamo primi, ora siamo terzi a 8 punti. Vogliamo tornare competitivi”.
Bennacer: “Sta bruciando i tempi di recupero, sta bene. Non sta avendo intoppi. Forse dalla terza settimana potrebbe tornare a disposizione. Il recupero sta procedendo positivamente”.
Jovic: “Ci parlo tutti i giorni, come con gli altri. Sa cosa mi aspetto da lui. Conosce ogni cosa per dare un buon contributo”.
Errori: “La prima volta da quando alleno il Milan che per quattro partite i secondi tempi sono così penalizzanti rispetto al primo. Abbiamo raccolto solo 2 punti. L’errore è calare l’attenzione e la determinazione, non portare avanti il piano gara. Siamo stati poco attenti, poco determinati e poco continui. Ci siamo fatti condizionare dagli episodi negativi. C’è un problema di qualità, che può essere tecnica o di disattenzione o di determinazione”.
Ibrahimovic: “No, non abbiamo parlato in questa sosta. So che sta parlando con Cardinale. Se lui ha visto qualcosa di straordinario in Zlatan, non sbaglia. Se tornerà, sarà una risorsa”.
Futuro: “Il mio futuro è incerto come quello di tutti gli allenatori”.
Maldini ha detto di aver trattato Messi: “Non lo sapevo…”.
Camarda in campo: “Disponibile per poter entrare, visto che va in panchina. Dipende dalle situazioni, in ogni caso sarà un’esperienza formativa per la sua crescita. Sono sicuro che avrà un grande futuro”.
Gioco e spirito: “Abbiamo sempre avuto un leader, ovvero il nostro modo di giocare e il nostro spirito, questo deve portarci avanti”.
Desiderio: “Che la mia squadra torni a giocare per le qualità che le appartengono”.
Comunicazione: “Comunichiamo tutto quello che succede. Comunichiamo anche troppo, altri lo fanno meno di noi. Poi contano i risultati”.