Intervista a Yunus Musah, centrocampista statunitense del Milan che ha parlato del suo momento attuale con la maglia rossonera.
Il campionato sta per ripartire dopo la terza sosta stagionale per le nazionali. Il Milan deve riprendere la corsa dopo un periodo assolutamente deficitario, in termini di prestazioni e risultati soprattutto in Serie A.
I rossoneri affronteranno sabato la Fiorentina nel match valido per la 13.a giornata di campionato. Una gara in cui ci sarà bisogno dell’apporto di tutti i disponibili, visto che l’infermeria di Milanello è ancora parecchio affollata.
Tra i sicuri presenti, almeno nella lista convocati, spicca Yunus Musah. Il centrocampista statunitense è rientrato dagli impegni con la sua nazionale ed è pronto a dare una mano al Milan, dimenticando la prestazione pessima contro il Lecce prima della sosta di novembre.
Musah oggi ha risposto alle domande di Sportmediaset sul suo momento personale e su quello del Milan: “Abbiamo fiducia nel gruppo, non molliamo mai. A volte le cose non vanno bene ma l’importante è crederci e restare uniti” – ha detto rispondendo alle curiosità di Claudio Raimondi.
Sul suo ruolo ideale in campo: “E’ sempre qualcosa di mio giocare in tante posizioni, provo a farlo nel miglior modo possibile. Se il mister me lo chiede cerco di fare il mio meglio ed aiutare la squadra. Mi sento meglio a centrocampo, o al massimo agire sulla destra, questo mi piace tanto”.
La ricerca del gol: “Voglio farlo il prima possibile, mi manca il primo gol con il Milan. Ma l’importante è vincere. Mio fratello è un tifoso rossonero? Si, è felice che io sia qua, mi giudica come sempre e vuole che miglioro, vuole il meglio per me”.
La lingua prediletta: “Penso e parlo di più in inglese, perché sono cresciuto a Londra e parlo tanto inglese ovunque, una lingua globale. Il veneto? Ero troppo piccolo per parlarlo”.
Il rapporto con il connazionale Pulisic: “Bellissimo giocare con lui qui, sta facendo vedere le sue qualità, mi piace. Negli Usa è una cosa top vedere me e Christian in una squadra enorme come il Milan. Diamo il massimo anche per far crescere il movimento calcistico lì. Oggi è il Thanksgiving, mi hanno fatto una sorpresa a Milanello cucinando il tacchino”.
Il paragone con Kessie: “Bello che mi chiamino nuovo Kessie, è stato un giocatore importante per il Milan. Ma cerco di migliorare nel mio gioco e aiutare la squadra. Questo è un bel passo per me, qualcosa che ho voluto sempre fare, giocare con una delle migliori squadre al mond, un passo che ho voluto fare. Voglio provare a fare il meglio possibile”.
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