L’ex rossonero Mauro Tassotti ha rilasciato delle dichiarazioni cruciali sul Milan. Focus su Maldini, Ibrahimovic e Pioli. Il tecnico è convinto di una cosa.
Mauro Tassotti è uno che i colori rossoneri li ha nel cuore e nel sangue. Da calciatore, poi da allenatore in seconda di Carlo Ancelotti, il tecnico ha contribuito anche lui a fare grande il Diavolo negli anni migliori. Nel presente, segue un altro grande ex rossonero, Andrij Shevchenko. E’ stato il suo vice per diversi anni nella gestione della Nazionale Ucraina, per poi seguirlo nel 2021 alla guida del Genoa. Adesso è attualmente svincolato, così come Sheva, ma non dispensa opinioni sul Milan, molto interessanti.
Le ultime le ha rilasciate ai microfoni di Tv Play, da ospite della trasmissione Twitch. Mauro Tassotti si è in particolare focalizzato sul recente scetticismo sul lavoro di Stefano Pioli e sulla possibilità, ormai certa, del ritorno di Zlatan Ibrahimovic in veste di dirigente rossonero. Di seguito le sue dichiarazioni.
Tassotti: “Pioli, lavoro straordinario”
Mauro Tassotti ha innanzitutto espresso il suo pensiero sul lavoro di Stefano Pioli al Milan. L’ex rossonero non mette in dubbio la bontà e la qualità dell’impegno dell’allenatore a Milanello, e a suo dire le tante critiche recenti fanno solo male alla squadra e ai risultati: “Capisco che in grandi club come Milan, Inter e Juventus si scatenino sempre delle voci dopo qualche sconfitta, ma Pioli secondo me ha fatto un lavoro straordinario e fossi nei tifosi non lo metterei in discussione anche perché dobbiamo ancora entrare nel momento clou della stagione. Si giocheranno partite importanti e mettere in dubbio l’allenatore prima di match decisivi non mi sembra buono. Io non credo che Pioli stia rischiando in questo momento”.
Infine, Tassotti si è pronunciato sulla conclamata possibilità di ritorno di Ibrahimovic al Milan, sfruttando l’argomento per richiamare in causa gli addi di Maldini e Massara: “Premesso che io non ho ancora capito il perché sia stato mandato via Maldini, nessuno l’ha mai spiegato e chiaramente non riguardava il lavoro perché mi pare che avessero fatto molto bene sia lui che Massara e nessuno ha detto perché le strade si sono divise. Oltre a questo io credo che una personalità come quella di Ibra non possa che far bene al Milan. Bisogna ritagliargli il ruolo che lui vuole e definire i compiti. Ibra però ha dimostrato il suo peso anche giocando poco in questi anni, sia dalla panchina che dalla tribuna”.