Luka Jovic deve provare a svoltare nella sua stagione, visto che il serbo sta costando moltissimo al Milan senza rendersi protagonista.
Per settimane, ad agosto scorso, il Milan ha provato a chiudere la faccenda centravanti sul mercato puntando forte su Mehdi Taremi. Ovvero il forte e puntuale attaccante iraniano del Porto, considerato un perfetto erede di Olivier Giroud dalla giusta esperienza internazionale.
Peccato che la trattativa si sia arenata proprio nelle ultime ore della sessione estiva. Per questo motivo il Milan si è ritrovato a mettere sotto contratto un calciatore last-minute, una punta che non sembrava essere più nei piani. La Fiorentina ha liberato a costo zero Luka Jovic, che ha firmato un contratto annuale con i rossoneri.
Un innesto a sorpresa che in molti hanno guardato con scetticismo, viste le caratteristiche diverse rispetto a Taremi. Ma i numeri dell’ultima stagione a Firenze non erano stati affetto negativi: 13 reti e 5 assist con la viola in cinquanta apparizioni tra campionato e coppe, molte delle quali partendo dalla panchina.
Oggi la Gazzetta dello Sport ha bocciato Jovic, che non ha avuto tutte queste chance per esprimersi. Ma a livello di rapporto costo-rendimento non appare sicuramente come un investimento positivo e azzeccato. Il serbo classe ’97 ha giocato sette volte, in particolare due gare da titolare contro Genoa e Udinese, dove però non ha raggiunto la sufficienza.
I numeri in questo caso sono impietosi: Jovic ha uno stipendio lordo di 2,6 milioni, 217 mila euro al mese. Ciò significa che da luglio a oggi, tra Fiorentina e Milan hanno dovuto sborsare circa 1 milione per il suo ingaggio. In questo lasso di tempo Jovic si è fatto notare solo per due tiri in porta in campionato. Se la matematica non è un’opinione, l’attaccante è costato 500 mila euro a tiro.
Un paradosso esagerato forse, ma che conferma come l’apporto di Jovic sia totalmente squilibrato rispetto al suo costo nel monte-ingaggi rossonero. L’idea generale sembra essere quella di tornare sul mercato a gennaio e reperire un vice-Giroud degno di questo nome, più adattabile al gioco del Milan e più fresco sotto porta.
Le ultime chance arriveranno dopo la sosta. L’assenza di Giroud per squalifica contro Fiorentina e Frosinone potrebbe aprire la porta alla titolarità dell’ex viola, il quale dovrà dare il massimo per dimostrare di meritare la chiamata e la conferma del Milan. Ma non sarà facile.