L’ex Ds della Lazio si racconta in una lunga intervista al ‘Corriere dello Sport”: tra gli spunti, ecco il retroscena sul bomber francese
È stato, per oltre 14 anni, uno dei volti istituzionali della Lazio. L’uomo delle trattative di mercato, l’interlocutore con cui si interfacciava chiunque volesse avere a che fare col club capitolino. Il dirigente che portò a Roma, tra gli altri, gente come Hernanes, Miroslav Klose, Sergej Milinkovic-Savic ed altri. Tra cui lo stesso Ciro Immobile, che in Italia aveva già giocato, ma le cui rotazioni erano in ribasso nel momento in cui il dirigente lo propose al patron del club, Claudio Lotito.
Tra tanti affari da applausi, che hanno generato nel tempo delle cospicue plusvalenze per la società romana, ce n’é stato anche qualcuno sfumato. Giocatori che parevano ormai vicini a vestire la maglia biancoceleste e che poi, per un motivo o per l’altro, si sono accasati presso altri lidi.
Uno di questi è un attaccante che aveva già avuto il piacere di essere allenato da Maurizio Sarri nella comune esperienza al Chelsea, che portò in dote un’Europa League. Le strade del tecnico toscano e del centravanti dei Blues si sarebbero dovute incrociare nuovamente all’ombra del Colosseo, nell’estate del 2021. Quando però, con un blitz degno del nome che porta, Paolo Maldini lo soffiò al dirimpettaio albanese.
Ad oltre due anni di distanza, Igli Tare, nel corso di una lunga intervista esclusiva rilasciata al ‘Corriere dello Sport’, ha svelato un gustoso retroscena sulla trattativa di mercato thrilling.
Tare, il retroscena sul mancato arrivo di Giroud alla Lazio
Forse i più attenti appassionati di trattative di mercato ricorderanno come, prima di firmare col Milan, Olivier Giroud fosse stato vicinissimo alla Lazio. Già in uscita dal Chelsea, l’allora già quasi 35enne attaccante francese aveva scelto l’Italia come meta della sua carriera. L’affare, complicato anche a causa dell’elevato ingaggio del transalpino, sembrava essersi sbloccato a favore dei romani, quando improvvisamente il Milan piombò con tutta la sua decisione e il suo blasone. Il resto della storia già lo conosciamo.
“Giroud era nostro, solo che all’ultimo il Chelsea si mise di traverso e non lo lasciò partire“, ha svelato Tare al quotidiano romano. “Le tentai tutte. Fu solo questo il motivo. Ragazzo eccezionale, Olivier. Quell’anno avevamo un grande attacco con Immobile, Correa e Caicedo“, chiudendo la parentesi di mercato con l’interlocutore.
L’abile dirigente albanese, in ogni caso, ci aveva visto lungo. Come spesso gli è capitato in carriera. Per fortuna del Milan, il bomber si è accasato a Milanello, risultando da subito decisivo nella splendida cavalcata che portò al 19esimo scudetto.