L’ex centrocampista dei rossoneri ha analizzato la situazione attuale in casa Milan nella lunga intervista, parlando di Ibra, Pioli e dei vari problemi
Il Milan sta sfruttando questa sosta per riordinare le idee dopo un mese decisamente non entusiasmante a livello di prestazioni e risultati. La squadra di Stefano Pioli lavora per le prossime partite, pur senza diversi elementi a disposizione a Milanello.
In tanti infatti hanno lasciato il gruppo per rispondere alla chiamata delle rispettive Nazionali, mentre altri sono out per infortunio. I rossoneri hanno però l’obbligo di lavorare già da ora per mettere e a posto le problematiche evidenziate e per preparare degli incontri che risulteranno fondamentali, a partire da quella di Champions con il Borussia Dortmund. Di questo avviso è anche Massimo Ambrosini, che ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.
“Con il Dortmund è la partita dell’anno, c’è poco da discutere. – ha esordito l’ex centrocampista del Diavolo – In campionato il tempo gioca dalla parte del Milan, ma con la Fiorentina servirà una riposta ‘di prestazione’. Senza Leao e Giroud sarà un test chiave per capire la forza della squadra. Quando il Milan ha giocato senza i titolari ha faticato perché le alternative non si sono dimostrate all’altezza. Pioli non ha avuto nulla da Jovic, poco da Okafor e pochissimo da Chukwueze“.
Ambrosini ha poi trattato diversi altri temi, dagli infortuni ai leader di questo nuovo Milan. Parole al miele per Ruben Loftus-Cheek, ma anche l’analisi sulle cose che non stanno girando al meglio.
L’ex calciatore e attuale opinionista si è poi espresso sul ritorno di Ibrahimovic: “Non sono cosa farà esattamente. Quello che posso dire è che, per un allenatore di un top club, sentire la presenza della società nel quotidiano è di grande aiuto. Pioli ha perso lo spogliatoio? Non ho questa sensazione. La società ha deciso di cambiare la struttura e ha delegato a Pioli un compito che prima spettava a altri, gravandolo di un’ulteriore responsabilità“.
Ambrosini ha poi parlato anche della questione centravanti, con il Diavolo che è già tornato sul mercato per il 9: “Il centravanti perfetto sarebbe stato Taremi. Jonathan David è senz’altro un profilo interessante. Però mi chiedo: ‘Siamo sicuri che Colombo non avrebbe fatto comodo?'”.