Il Presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha commentato il caso scommesse che sta riguardando Alessandro Florenzi nelle ultime ore
Un fulmine a ciel sereno la notizia che ha riguardato Alessandro Florenzi nella serata di ieri. Il terzino del Milan è anche lui indagato dalla Procura di Torino per presunte attività di scommesse sul calcio. Dopo i casi Fagioli, Tonali e Zaniolo, ecco un altro calciatore azzurro finito sotto i riflettori della giustizia ordinaria e sportiva. Nella giornata di oggi, il rossonero è stato ascoltato dal magistrato di Torino, e ha confessato di aver scommesso sì, ma mai sul calcio.
Nello specifico, il numero 42 del Milan ha ammesso di aver scommesso denaro su siti illegali e giochi come roulette e altri, ma mai su partite di calcio italiane o estere. Se così fosse, il suo caso sarebbe praticamente quasi identico a quello di Nicolò Zaniolo, e dunque non andrebbe incontro a squalifiche e stop a lungo termine. Anche dalle parole di Gabriele Gravina, Presidente della FIGC, filtra una certa positività sul caso che sta riguardando Alessandro Florenzi. Il numero uno del calcio italiano ha parlato all’ANSA, rilasciando delle dichiarazioni cruciali.
Gabriele Gravina, secondo le prime informazioni ricevute sull’interrogatorio di Alessandro Florenzi, ha parlato con una certa positività del caso: “Florenzi è uno dei casi che ho letto sulla stampa. Non mi sembra che al momento ci siano condizioni che possano destare alcuna preoccupazione. Non abbiamo notizie specifiche circa la parte sportiva, quindi non siamo stati informati di posizioni negative per quanto ci riguarda. Quando e se ne verremo a conoscenza adotteremo come sempre fatto la doppia scelta di punire severamente ma nello stesso tempo di accompagnare anche con un processo di recupero. Ma per ora non abbiamo alcuna prova”.
Infine, Gabriele Gravina è stato interrogato sulla possibilità che col tempo possano uscire altri nomi coinvolti nel calcioscommesse. Lui ha così risposto: “Sento del fenomeno che si sta allargando da diverso tempo. Ad oggi mi attengo ai fatti altrimenti cadiamo nel qualunquismo che non fa bene a nessuno. Io mi attengo ai numeri che sono di due casi accertati, che conoscete bene. Degli altri non abbiamo elementi al momento”.