Arrivano altre indicazioni su Alessandro Florenzi e sul suo presunto coinvolgimento nel ciclone scommesse nel calcio italiano.
Il ciclone scommesse clandestine nel calcio italiano è tornato a far rumore. Dopo le uscite sorprendenti di Fabrizio Corona, le indagini sono riprese negli scorsi giorni con una novità eclatante, che riguarda anche il Milan.
Infatti, dopo Sandro Tonali, squalificato per 10 mesi per aver puntato denaro su alcune partite di calcio, un altro personaggio molto noto dalle parti di Milanello è stato coinvolto nell’inchiesta, come possibile altro colpevole. Stiamo parlando di Alessandro Florenzi, l’esperto terzino e jolly della formazione di mister Pioli.
Nelle scorse ore è spuntata la notizia dell’inserimento del nome di Florenzi tra gli indagati nel filone calcioscommesse e dintorni. Una news confermata dalla convocazione della Procura di Torino, che quest’oggi ha ascoltato il numero 42 del Milan, che compare come reo di aver scommesso denaro in maniera illecita e non legale.
Florenzi ha confessato le scommesse, ma fuori dall’ambito sportivo
Quest’oggi Florenzi si è recato in Procura per un vero e proprio interrogatorio, con i PM che hanno ottenuto la testimonianza del calciatore milanista sull’indagine e sul suo presunto coinvolgimento. Già settimane fa, dopo le prime uscite di Corona, qualcuno aveva vociferato il nome di Florenzi stesso tra i possibili ‘ludopatici’.
Secondo l’agenzia pubblicata poco fa dall’ANSA, Florenzi è intervenuto a Torino in veste di indagato, confessando di aver effettuato scommesse clandestine. Ma il terzino ha affermato di non aver mai puntato denaro sulle partite di calcio, né italiane né estere. Florenzi ha fatto sapere davanti al pm Manuela Pedrotta e agli investigatori della squadra mobile di aver giocato solo alla roulette e ad altri giochi d’azzardo sui siti illegali in questione.
Posizione, quella di Florenzi, molto simile a quella confessata da Nicolò Zaniolo, altro calciatore italiano coinvolto nell’inchiesta. Entrambi si sono detti molto attratti, anche in modo esagerato, dalla ludopatia, ma senza mai entrare a contatto con le scommesse sul calcio giocato. Al contrario di Fagioli e Tonali, che invece hanno superato questo confine andando a puntare soldi sulle partite.
Tenendo presente questo precedente molto recente, Florenzi non sembra rischiare squalifiche e stop a lungo termine. Se la sua confessione venisse confermata dalle indagini e dai tabulati della Procura, il difensore del Milan non incapperebbe in questo tipo di punizione, bensì solo verso una sanzione pecuniaria per aver utilizzato siti illegali e non controllati per il gioco d’azzardo on-line.