Mazzata ieri per Olivier Giroud giunta da parte del giudice sportivo. Il quale ha inflitto all’attaccante rossonero ben due giornate.
Il mini-ciclo di partite del Milan prima della sosta di novembre per le nazionali si è concluso amaramente. Il pareggio di Lecce suona come una sconfitta, poiché i rossoneri hanno gettato alle ortiche un doppio vantaggio, rischiando nel finale anche di perdere.
Inoltre Olivier Giroud ha perso la testa. Uno dei calciatori di maggior esperienza e carattere della squadra di mister Pioli si è ritrovato ad insultare il direttore di gara, venendo espulso per reiterate proteste. Una situazione che sintetizza il momento difficile del Milan a livello soprattutto mentale e motivazionale.
Non bastasse questo, c’ha pensato il Giudice Sportivo ieri ad inasprire gli animi e le difficoltà. Infatti è stato utilizzato il pugno duro su Giroud, squalificato per ben due partite. “Stop di due turni per proteste nei confronti degli Ufficiali di gara (Prima sanzione); per avere, al 48° del secondo tempo, dopo la notifica del provvedimento di ammonizione, rivolto espressioni ingiuriose al Direttore di gara”.
Milan, niente ricorso per Giroud: la giurisprudenza parla chiaro
Una beffa per il Milan e per Giroud, che dunque sarà costretto a saltare le prossime due partite di campionato. Ovvero quando i rossoneri affronteranno in casa sia la Fiorentina che il Frosinone, rispettivamente il 25 novembre ed il 2 dicembre prossimi.
Ieri qualcuno ha iniziato a parlare di ricorso che i legali del Milan sarebbero pronti a presentare alla Corte Federale, per cercare di diminuire la squalifica dell’attaccante e fargli saltare solo il match con i viola. Ipotesi però che, secondo la Gazzetta dello Sport, è totalmente da scartare. Il Milan ha scelto di non agire e non effettuare ricorso, per un semplice motivo.
Ovvero che la giurisprudenza in questi casi parla chiaro. Gli insulti all’arbitro riportati dal referto non possono essere materia di discussione oggettiva, bensì il Giudice Sportivo fa fede a ciò che il signor Abisso ha evidenziato nel finale di Lecce-Milan. Se le parole di Giroud sono state considerate gravi e offensive, allora le due giornate sono intangibili.
Per Giroud si tratta della seconda squalifica per espulsione da quando è al Milan. Nella scorsa stagione era stato cacciato per doppia ammonizione nel finale di Milan-Spezia 2-1, per essersi tolto la maglia (era già ammonito) dopo il gol-vittoria e dunque espulso da regolamento. Oggi invece arriva una sentenza più severa e per motivazioni molto meno nobili.