Giroud espulso in Lecce-Milan per qualche parola di troppo al direttore di gara: dopo il fischio finale è andato a parlargli.
Le cose si erano messe bene nel primo tempo con il doppio vantaggio, poi nel secondo tempo a Lecce i rossoneri sono stati rimontati e hanno rischiato di perdere. Tra le note negative, oltre gli infortuni Davide Calabria e Rafael Leao, anche l’espulsione di Olivier Giroud.
Il numero 9 del Milan ha protesto in maniera eccessiva nei confronti di Rosario Abisso dopo che non gli è stato fischiato un netto fallo a favore. La frustrazione e la rabbia lo ha portato a rivolgersi all’arbitro in modo sbagliato e ciò ha provocato l’espulsione. Il timore del club rossonero è che possa arrivare una squalifica pesante.
C’è il rischio che Giroud venga punito con ben quattro giornate di stop, dato che il regolamento prevede che per un comportamento irriguardoso nei confronti del direttore di gara si possa arrivare questo tipo di squalifica. Il Milan spera che non si vada oltre le due giornate, ricordando anche il precedente di Maxime Lopez che ne prese proprio due dopo le frasi rivolte all’arbitro in Napoli-Sassuolo di inizio campionato.
Le speranze di Stefano Pioli si aggrappano anche a un retroscena raccontato dal giornalista Manuele Baiocchini a Sky Sport. Stando alle informazioni raccolte, Giroud è andato a scusarsi con Abisso al termine di Lecce-Milan. Il centravanti francese ha riconosciuto di aver commesso un errore e ci ha tenuto a prendersi le sue responsabilità, scusandosi per il suo comportamento.
Il Milan auspica che il Giudice Sportivo, che si esprimerà oggi, terrà conto del gesto compiuto dall’ex Chelsea. La sensazione è che le due giornate saranno il minimo, però si spera di evitare la stangata. Già perdere Giroud per due giornate sarebbe un grande problema, per quattro sarebbe ancora peggio. Finora Luka Jovic non ha convinto come sostituto, l’alternativa è impiegare Noah Okafor come punta. Pioli dovrà valutare con attenzione ogni opzione.