Imminente la firma di Zlatan Ibrahimovic con il Milan per diventare nuovo dirigente e collaboratore rossonero: tante mansioni in vista.
Nel 2010 arrivò come super-colpo di mercato per riportare la squadra allo Scudetto. Nel 2020 ha accettato un nostalgico ritorno per dare il là alla rivoluzione guidata da Pioli. Oggi sta per consumarsi l’Ibra-ter, ovvero la terza esperienza rossonera del campione svedese, ma con tutte altre vesti.
I giornali sono sicuri: manca ormai pochissimo all’accordo ufficiale per il ritorno di Zlatan Ibrahimovic. Il quale purtroppo non potrà dare una mano con la sua classe infinita sul campo. Bensì diventerà un uomo della società Milan, una figura centrale nel progetto tecnico, sportivo e commerciale.
Le ultime news in tal senso arrivano dall’edizione odierna di Tuttosport. Sembra proprio che questa sosta per le nazionali sia il momento ideale per Ibra e per il Milan per ufficializzare il nuovo legame. L’ex bomber classe ’81 ha già dato il proprio ok al ritorno, voluto fortemente da Gerry Cardinale in persona.
Ibra “uno e trino”: i compiti che avrà come collaboratore
Dunque per quanto riguarda il suo ritorno al Milan appare tutto già fatto. I dialoghi avuti con Cardinale e con la dirigenza hanno convinto Ibrahimovic a dare una mano a tempo pieno. Inoltre il suo post sui social, con tanto di tic-tac a mo’ di attesa, sembra confermare il tutto.
Ciò che ancora non è chiarissimo è il ruolo che Ibra ricoprirà, ma da quel che si evince sembra che Zlatan verrà utilizzato quasi da jolly per il club rossonero. C’è chi parla di eredità di Paolo Maldini da ricoprire, chi lo vede invece più come uomo di rappresentanza per il brand Milan e chi invece sul campo a coadiuvare il lavoro di Stefano Pioli.
Ibrahimovic sarà un po’ tutto questo. Non avrà un ruolo specifico, una nomina definita nell’organigramma; per incominciare verrà inquadrato come “advisor” della proprietà RedBird, o come consigliere particolare di Gerry Cardinale. Una posizione che segnerà una certa riconoscibilità per il marchio rossonero e per gli eventi con i partner.
Allo stesso tempo Ibra sarà spesso sul campo, proprio come facevano Maldini e Massara prima del loro addio. Una presenza sia per rappresentare la società, sia per motivare e migliorare il lavoro dei calciatori. Infine non escluso che possa dare il proprio parere a Giorgio Furlani sulle scelte tecniche e di mercato, essendo Ibra un ex calciatore dall’esperienza e dall’intelligenza indiscusse.