Il Milan si affaccia alla prossima gara di Champions League con rinnovate ambizioni di qualificazione, ma intanto un giocatore non ci sarà
In casa rossonera è ancora altissima l’euforia per una vittoria, quella ottenuta contro la corazzata Psg, che potrebbe risultare decisiva ai fini del cammino del Milan nella prestigiosa competizione continentale. Ma forse i tre punti conquistati in rimonta, con tenacia e spirito d’abnegazione da parte di tutti, potranno essere la benzina che mancava anche per recuperare terreno in campionato.
Alla ripresa delle operazioni dopo la sosta per le nazionali infatti, il Milan comandava la classifica della Serie A con due punti di vantaggio sull’Inter e quattro sulla Juve. Dopo il trittico di partite contro gli stessi bianconeri torinesi, col Napoli e con l’Udinese, la graduatoria dice che la banda Pioli insegue la Vecchia Signora a -4, e i nerazzurri a -6.
In attesa che la grinta e il bel gioco visti in Champions possano essere replicati da subito, a partire dal match contro il Lecce di sabato 11, a Milanello si è tornati a guardare con più serenità la situazione del Gruppo F.
Tecnicamente il Milan è ora padrone del suo destino per quello che riguarda la possibile qualificazione agli ottavi di finale. Con 6 punti nelle prossime 2 gare ci sarebbe anche il supporto dell’aritmetica, sebbene la formazione rossonera sia attualmente ancora al terzo posto del girone.
L’attenzione verso i prossimi impegni europei resta dunque massima: la gara successiva si disputerà ancora a San Siro, il 28 novembre, quando il MIlan ospiterà il sempre più sorprendente Borussia Dortmund. In vista della sfida ai tedeschi capoclassifica del girone, Pioli sa già di dover forzatamente rinunciare ad uno dei suoi elementi.
Milan, scatta la diffida: niente Dortmund
La partita contro il Psg ha visto l’undici di Pioli comandare la situazione soprattutto nel settore nevralgico del campo. La dimostrazione, nemmeno troppo implicita, di questo assunto è nel numero degli ammoniti nelle fila ospiti. Ben cinque, a supporto della tesi che ha voluto il club parigino in sofferenza per gran parte dell’incontro.
L’unico sanzionato in casa rossonera, Yunus Musah, è arrivato al 66′ di gioco. Ma è una sanzione purtroppo pesante, visto che il dinamico americano era nella lista dei diffidati, avendo già rimediato un ‘giallo’ nelle gare precedenti.
La squalifica, in vista della sfida ai tedeschi di fine mese, arriverà dunque in automatico. Musah, che aveva iniziato la stagione come riserva di Loftus-Cheek, ha preso poi brillantemente il posto dell’inglese quando questo era infortunato, giocando però anche assieme a lui proprio ieri sera, quando PIoli lo ha preferito a Krunic. Il tecnico dovrà decidere a chi affidare la maglia ormai normalmente vestita dall’ex Valencia, che è stato anche uno dei pochi a salvarsi nella gara più brutta dell’anno: la sconfitta casalinga con l’Udinese di appena quattro giorni fa.