Il decano dei Ds italiani, ancora senza squadra dopo il traumatico addio alla Salernitana, lancia una frecciata alla dirigenza rossonera
“Maldini e Massara? La scelta del Milan la disprezzo totalmente, anche per i modi. Loro hanno ereditato le macerie del Milan e lo hanno portato allo scudetto“. Parole di Walter Sabatini, che a pochi giorni di distanza dall’allontanamento degli ormai ex dirigenti rossoneri, a luglio del 2023, così si espresse a proposito delle scelte societarie del club meneghino.
Con la sua proverbiale sincerità, onorando sempre il proprio pensiero senza filtri, lo storico Ds, allora come oggi ancora senza occupazione dopo la separazione dalla Salernitana nell’estate del 2022, criticò apertamente le scelte della proprietà.
Probabilmente punto sul vivo dalla questione legata in particolar modo a Frederic Massara – una sua creatura dirigenziale grazie alla comune esperienza alla Roma – Sabatini non ha mai risparmiato critiche al club di Via Aldo Rossi.
Gli ultimi negativi risultati dei ragazzi di Pioli hanno evidentemente ridato fiato alle trombe del Ds, che ha apertamente messo in discussione le scelte di mercato fatte dallo scorso luglio in poi.
“Giocatori complementari”: Sabatini liquida il ‘nuovo’ Milan
Intervenuto in diretta nella trasmisisone ‘Tutti Convocati’, in onda su Radio 24, Sabatini ha parlato senza peli sulla lingua dei nuovi arrivati a Milanello. Tutti gli acquisti fatti dal nuovo corso targato Furlani-D’Ottavio sono stati definiti dal dirigente ‘giocatori complementari”. Una bocciatura bella e buona, corroborata dall’ennesimo richiamo ad un passato magari anche glorioso, ma che sempre passato è.
“Sono sempre stato critico sulle scelte del Milan, continuo a dire che i rossoneri valgono qualcosa per la struttura costruita da Maldini e Massara per la squadra dello scudetto“, ha rincarato Sabatini.
Appare certamente prematuro, dopo 9 gare di campionato e 3 di Champions, definire non eccelso – per usare un eufemismo – il mercato del Milan avviato grazie alla dolorosa ma remunerativa cessione di Sandro Tonali.
Se ad esempio possiamo definire certamente deludente, nelle pochissime occasioni in cui è sceso in campo, l’apporto di Luka Jovic, altrettanto non può dirsi di Christian Pulisic, Ruben Loftus-Cheek, Tijjani Reijnders e Noah Okafor.
Resta in sospeso il giudizio su Samuel Chukwueze e Luka Romero, impiegati davvero col conntagocce – soprattutto il secondo – e alle prese con una concorrenza agguerrita. Lo stesso Marco Sportiello, prima dell’infortunio, aveva dimostrato di essere un ‘secondo’ ben più affidabile del discusso Tatarusanu.
Che per inciso fu preso da Maldini. Proprio come l’acquisto più costoso degli ultimi anni, quel Charles De Ketelaere che ora gioca in prestito all’Atalanta.