Lo Special One, che non potrà assistere dalla panchina al match contro l’Inter, pungola la sua ex squadra sul caso Lukaku
Assieme a Napoli-Milan, che si disputerà meno di tre ore dopo, Inter-Roma è certamente il match di cartello della decima giornata di campionato di Serie A. Anzi, forse è qualcosa di più, almeno per la stragrande maggioranza dei tifosi dell’Inter. Il motivo è presto spiegato: tra le fila dei giallorossi gioca un certo Romelu Lukaku, la cui parabola nella considerazione dei tifosi della Beneamata ha vissuto un’altalena di emozioni contraddittorie. Ai limiti dell’assurdo. Ma che ormai da mesi sono ben cristallizzate nell’animo degli stessi.
Passato, nell’estate del 2021 – all’indomani dello scudetto vinto dall’Inter – da eroe a traditore per esser passato al Chelsea senza dare troppe spiegazioni, il belga aveva chiesto successivamente scusa. Chiedendo di tornare alla Pinetina nella stagione successiva.
Accolto con benevolenza dal pubblico di fede nerazzurra, Big Rom ha finito la scorsa stagione con la frustrazione derivante dall’esser finito in panchina nella gara più importante dell’anno. La finale di Champions League. La gara che ha visto il Manchester City alzare la coppa dalle grandi orecchie in faccia ad Inzaghi e soci, con l’attaccante, poi subentrato nel corso della gara, protagonista in negativo con almeno due gol divorati.
Ma il bello, anzi il brutto, doveva ancora arrivare. Mentre Marotta tentava di acquisire a titolo definitivo le prestazioni dell’attaccante, si scopriva che lo stesso stava trattando addirittura con la Juve, la rivale storia del club meneghino.
A quel punto i tifosi dell’Inter hanno eletto Lukaku loro nemico giurato. Segnando in rosso sul calendario la gara interna con la Roma. Club nel quale poi il belga è approdato dopo un’estate passata a flirtare con la Juve. Il clima, domenica alle 18 a San Siro, sarà più che incandescente.
Mourinho provoca l’ambiente Inter sul caso Lukaku
Mentre la Curva Nord – il tifo organizzato dell’Inter, nonché la parte più ‘calda’ dello stesso – ha annunciato che distribuirà 30mila fischietti fuori dallo stadio per disturbare Lukaku ad ogni tocco del pallone, il tecnico della Roma José Mourinho, un’icona per ogni sostenitore dei nerazzurri, passa al contrattacco.
Rilasciando delle dichiarazioni che, se non sono sarcastiche e provocatorie nei confronti dei suoi ex tifosi (e ci sarebbe da discutere…) lo sono certamente per tutto l’ambiente Inter in generale.
In questi mesi infatti, da Marotta ad Ausilio passando per l’ex presidente Moratti, in molti si sono spesi per stigmatizzare il comportamento dell’attaccante ex Chelsea. Legittimando in qualche modo la rabbia del tifoso medio. Così ha parlato lo Special One nella conferenza stampa alla vigilia del match di Europa League tra la sua squadra e lo Slavia Praga.
“Non pensavo che Lukaku fosse così importante a Milano. Quello che Romelu ha fatto a Milano, cioè vincere uno scudetto e delle coppe, lo hanno fatto 200 giocatori nella storia dell’Inter“, ha esordito il portoghese.
“È interessante. Lukaku dall’Inter alla Roma per aiutare il suo mister è un dramma. Però Calhanoglu dal Milan all’Inter è una meraviglia. E Cannavaro dall’Inter alla Juve no problemi .Vieri dall’Inter al Milan no problem, mentre Lukaku dall’Inter alla Roma è diventato una cosa che mi spaventa. Non pensavo che significasse tanto Lukaku nel cuore di una società come l’Inter“, ha chiosato sarcasticamente il lusitano.