Pioli ha parlato alla vigilia di PSG-Milan: sa quanto sia importante questa sfida per il cammino in Champions dei rossoneri.
Domani sera a Parigi il Milan potrebbe giocarsi una fetta della sua qualificazione agli Ottavi di Champions League. Nelle prime due giornate della fase a gironi ha conquistato solo 2 punti, è terzo in classifica dietro al Newcastle United (4) e al Paris Saint Germain (3). Una sconfitta renderebbe più complicato il percorso.
Tutti conoscono il valore della squadra di Luis Enrique, che sta cercando di trasmettere sempre di più le sue idee ai giocatori. L’allenatore spagnolo ha una grande pressione, perché dopo tanti soldi spesi la proprietà qatariota vuole finalmente vincere la Champions. Finora hanno tutti fallito e lui vorrebbe essere il primo a portare la coppa sotto la Torre Eiffel. Al PSG le aspettative sono sempre enormi e questo a volte è un problema, forse.
Ma pressioni e aspettative non mancano neppure quando ti chiami Milan. Stefano Pioli lo sa bene: “Giochiamo una partita molto importante per il nostro girone – ha detto a Milan TV – e giochiamo contro una squadra fortissima. Giocano un calcio intenso, energico, tecnico. Hanno grandi campioni e sono ben allenati da un allenatore che stimo come persona e come tecnico. Ci vorrà una prestazione di altissimo livello“.
L’allenatore rossonero sa che la squadra deve dare qualcosa di più per fare risultato a Parigi: “Queste partite così importanti a livello di preparazione mentale e delle aspettative aiutano tutti noi a recuperare le energie spese nelle partite precedenti. La squadra sta bene, come stanno bene i nostri avversari, che hanno gli nostri stessi stimoli. Hanno perso immeritatamente l’ultima partita, tutte le due squadre vogliono fare la partita e cercheranno di controllare il gioco. Loro vogliono farlo nel modo più assoluto, sono una squadra completa e hanno qualità per farti male. Dovremmo mettere in campo una prestazione di spessore a livello tattico, organizzativo, tecnico e dell’emozione. Penso che siamo preparati per fare una partita di quel livello”.
Pioli ha esaltato il lavoro di Luis Enrique: “Il PSG era una squadra di grandi giocatori e campioni, ma non squadra a livello di collettivo e di gioco. Era molto lasciata alle soluzioni individuali, che ancora hanno perché possiedono grandi calciatori e quello che probabilmente è il migliore al mondo, Mbappé, però Luis Enrique ha fatto un grande lavoro. Adesso la squadra ha un’identità, lavora assieme, è molto aggressiva e compatta, ha le idee chiare“.
L’allenatore del Milan sa che Kylian Mbappé è un fuoriclasse, però non bisogna focalizzarsi solo su di lui: “Sbagliato concentrarsi su un unico giocatore, vista la qualità di tutto il PSG. È una squadra costruita con l’obiettivo di vincere la Champions League. Mbappé mi ha stupito, non conoscevo i suoi numeri incredibili in Champions: 26 gol e 20 assist in 46 partite. Ogni 65 minuti è decisivo per la sua squadra. Per far rendere meno bene Mbappé bisogna sporcargli i palloni, essere compatti e aggressivi. E bisogna essere squadra dall’inizio alla fine, perché loro hanno calciatori che possono trovare la giocata in qualsiasi momento“.