Il procuratore attuale di Gianluigi Donnarumma è tornato sui momenti che portarono il portiere rossonero a lasciare a costo zero.
Domani sera il Milan farà visita al PSG nella terza giornata della fase a gironi di Champions League. Una sfida affascinante ed allettante, ma anche particolare per un elemento della squadra parigina: quel Gianluigi Donnarumma che per anni è stato una delle stelle della formazione rossonera.
L’avventura di Donnarumma con il Milan si concluse nel 2021, quando per scadenza di contratto Gigio si trovò un’altra squadra, non rinnovando con i rossoneri e dando il via alla sua esperienza parigina. Oggi Donnarumma è uno dei calciatori meno amati dal pubblico milanista, che si è sentito tradito da questo addio.
Ma alla vigilia del match Tuttosport ha pubblicato un’intervista esclusiva con Enzo Raiola, attuale procuratore di Donnarumma e cugino del compianto Mino. Ovvero l’agente che curò gli interessi del portiere e che fu protagonista nel suo trasferimento a parametro zero al PSG.
In questa chiacchierata Raiola ha svelato i motivi che portarono alla rottura due estati fa ed all’addio tanto discusso e criticato. Aprendo però ad una nuova interpretazione, secondo cui la decisione del mancato rinnovo fu tutta della dirigenza del Milan.
Enzo Raiola sull’addio di Donnarumma: il portiere stava aspettando la qualificazione Champions del Milan
In tanti hanno sempre criticato Donnarumma soprattutto per essersene andato dal Milan a costo zero, senza rinnovare né facendo guadagnare nemmeno 1 euro di plusvalenza al club. Ma Enzo Raiola spiega come sarebbero andate le cose tra primavera ed estate 2021.
“Nei tanti appuntamenti avuti col club, l’indicazione di Mino ai rossoneri era sempre stata questa: non porteremo via il ragazzo a zero euro ma vorrebbe che il Milan si qualificasse alla Champions League“. Ma tutto cambiò a Genova, in un incontro con la dirigenza milanista: “I rapporti fin lì erano stati tranquilli, poi Maldini e Massara ci dissero: ‘non siamo qui per il rinnovo, per noi il capitolo Gianluigi è chiuso perché abbiamo già trovato il sostituto’. A Gigio crollò un macigno sulla testa”.
Quindi sarebbe stata una scelta dei dirigenti, in particolare di Paolo Maldini, quella di non aspettare Donnarumma e di chiudere il discorso rinnovo. Infatti, mentre Gigio titubava sul proprio futuro, il Milan aveva già l’accordo in tasca per Mike Maignan, l’attuale numero uno rossonero.
Enzo Raiola ha parlato anche dell’opzione concreta con la Juventus: “A gennaio rifiutammo diverse offerte per non tradire il Milan. Ma c’era la Juve che avrebbe sistemato la situazione con uno scambio o un conguaglio. Ci saremmo andati solo se il Milan non fosse andato in Champions”.
L’ipotesi PSG fu una intuizione folle di Mino Raiola, che prese il toro per le corna: “Tutte le big erano già sistemate, anche il PSG che da poco aveva rinnovato con Keylor Navas. Ma Mino ha voluto lo stesso giocarsi la carta con Al-Khelaifi che, una volta capito che Gianluigi fosse libero, ha preso il telefono e chiesto a Leonardo di ingaggiarlo”.