L’ex attaccante del Milan, tornato all’Adana Demirspor, ha parlato senza troppi peli sulla lingua del ’10’ rossonero
È tornato a modo suo, segnando una doppietta contro l’Alanyaspor nella gara che ha segnato l’inizio della sua seconda avventura all’Adana Demirspor. Mario Balotelli non si smentisce mai: contraddittorio, bizzoso, polemico, sempre al centro di qualche voce extra campo. Ma se sta bene, mentalmente e fisicamente, Supermario è ancora in grado di fare la differenza. Per lo meno nel campionato turco.
Intervenuto nel consueto appuntamento “Vox to Box” in onda su TvPlay.it, l’ex attaccante di Milan ed Inter si è soffermato con occhio critico su quanto accaduto domenica sera a San Siro tra Milan e Juve. Dopo una piccola tirata d’orecchie a Manuel Locatelli – reo, secondo il nativo di Palermo, di aver esultato fin troppo contro la sua ex squadra – Balotelli si è concentrato sulla prestazione di Rafael Leao.
Già criticato da illustri addetti ai lavori – da Carlo Pellegatti e Arrigo Sacchi, tanto per citarne un paio – per non esser stato determinante come forse troppo spesso gli si chiede, il portoghese ha dovuto anche incassare una tirata d’orecchie dall’ex attaccante della nazionale.
Balotelli mette a confronto Leao e Pato: il verdetto
“Se si parla sempre di un giocatore, fino a renderlo fenomeno in un giorno, poi si dà la responsabilità a calciatori come Leao se non segnano con la Juve. Questa cosa succede quasi sempre in Italia. Però per rendere qualcuno un fenomeno, bisogna che questo le decida anche certe partite. Leao è giovane, c’è bisogno di tempo e deve viverla serenamente, ma anche capire che queste sono partite importanti per permettergli di fare un passo in avanti“, ha esordito l’attaccante.
Balotelli, approfittando di un aneddoto che lui stesso ha svelato nel suo intervento, si è poi lanciato in un paragone che la dice lunga sulla sua attuale considerazione dell’attaccante portoghese. “Una volta Moratti mi disse che dovevo fare meglio di questo giovane del Milan, per cui tifosi erano impazziti. Questo giovane era Pato. Sono andato a casa, ho visto alcuni suoi video e sono rimasto assolutamente stupito. Per quanto mi riguarda, Leao deve ancora raggiungere il livello migliore del Pato visto al Milan“, ha concluso.
Insomma, dall’alto della sua esperienza, e di un innegabile talento che, secondo molti critici, Balotelli ha fatto vedere solo parzialmente nella sua tormentata carriera, il lusitano ha ancora ampi margini di miglioramento. Sta a lui confermare sul campo le enormi aspettative che tutti ripongono nei suoi confronti.