In diretta su Sky Sport è arrivato un durissimo sfogo di Paolo Di Canio. L’ex calciatore e allenatore ha voluto dire la sua sul caso scommesse.
Giorni ancora concitati per quanto riguarda la questione scommesse nel mondo del calcio. Dopo le confessioni di Nicolò Fagioli, centrocampista della Juventus tra i primi indagati in tale malaffare, si attendono altri riscontri dalla Procura e dagli inquirenti.
Nelle prossime ore si saprà qualcosa in più anche riguardo Sandro Tonali e le dichiarazioni del centrocampista italiano ex Milan. L’attuale calciatore del Newcastle ha fatto intendere di essere affetto da ludopatia e dunque di dover fare i conti con questa patologia, pronto a pagarne le conseguenze.
In attesa di nuove sentenze e patteggiamenti vari, ieri sera è arrivato uno sfogo in diretta televisiva di Paolo Di Canio. Ovvero l’ex attaccante (fra gli altri anche del Milan) ed attuale commentatore di Sky Sport. Durante il programma post-campionato condotto da Fabio Caressa, l’ex laziale si è esibito in un soliloquio molto duro sul tema calcioscommesse.
Di Canio senza pietà con i calciatori che hanno scommesso
Di Canio dunque, durante la diretta su Sky, ha voluto lanciare un messaggio sicuramente ‘paterno’, ma dai toni molto crudi e severi nei confronti di quei calciatori che si sono resi protagonisti di scommesse clandestine.
Dopo aver chiesto alle telecamere di inquadrarlo senza distogliere lo sguardo, l’ex attaccante ed allenatore romano ha lanciato il proprio rimprovero a destinatari ben precisi: “Siete dei co***oni! Lo dico da fratello maggiore anzi, da papà visto che alcuni sono più giovani delle mie figlie. Ci sono tre miliardi di cose che uno può fare… cani, gatti, criceti su cui scommettere. Per farlo sul calcio evi essere vuoto, stupido, perché poi si incomincia con un vizio”.
Di Canio ha poi voluto differenziare i casi di Fagioli e di Tonali, facendo capire la gravità della situazione: “Uno come Fagioli è arrivato ad una certa dimensione, da quello che esce ci sono anche delle problematiche, delle minacce. Qualcosa di diverso ad esempio da quanto accaduto a Tonali che mi pare sia comunque in controllo. Dunque, ci sono dei piani diversi anche per la ludopatia, di cui si deve parlare, perché poi entri in depressione e proprio per questo ti perdi il tuo mondo“.
A prescindere dai toni severi di Di Canio e di altri opinionisti, sarà la giustizia sportiva a procedere ed a comminare sanzioni e squalifiche eventuali a coloro che si sono resi partecipi di tale illecito.