Il Milan deve fare i conti con i soliti problemi. Stefano Pioli non ha certo una punta che toglie le castagne dal fuoco nei momenti complicati
Sedici gol fatti e nove subiti, è questo il bilancio del Milan dopo nove giornate. Numeri che raccontano in parte la prima parte di stagione del Diavolo.
Le reti incassate sono chiaramente ‘alterate’ dai cinque centri presi contro l‘Inter: i rossoneri sono così la sesta squadra per gol subiti. A preoccupare, al momento, però, sono soprattutto le reti fatte, che pongono il Diavolo al quinto posto, di questa classifica. Ancora una volta, sono finiti nel mirino le alternative, che non riescono a dare il giusto contributo.
Olivier Giroud fin qui ha realizzato quattro reti, ma la sua stagione è ricca di cose buone, tra assist e parate, anche se l’ultimo centro risale allo scorso 1 settembre. Tre di questi gol sono arrivati da calcio di rigore e insieme a Christian Pulisic è così il capocannoniere del Milan. E’ fermo a tre, invece, Rafa Leao. Insieme, di fatto, hanno realizzato le reti di Lautaro Martinez.
Ma non possono certo essere loro a finire sul banco degli imputati dopo la partita contro la Juve. E’ vero che non hanno trovato la via del gol, ma la loro prestazione non può essere bocciata. Giroud ha fatto il suo solito lavoro sporco e di sacrificio e solo un grande intervento di Szczęsny gli ha negato la gioia della rete.
Milan, delusione Jovic: è ancora a secco
Quando, però, è entrato in campo Luka Jovic la situazione è decisamente peggiorata. Stefano Pioli ha spiegato il perché abbia deciso di puntare sul serbo e non su Okafor.
“Lo svizzero non è al 100% e il serbo sta crescendo di condizione“, ha ammesso in conferenza stampa, al termine della partita. L’ex Fiorentina, però, ha fatto davvero ben poco per mettersi in mostra e contro il Genoa, in cui aveva giocato praticamente tutta la partita, non era andata certo meglio.
Jovic, la prima alternativa a Giroud è così ancora a zero gol. Un dato, che in realtà non sorprende più di tanto. Il serbo, bocciato fino a questo momento, non era la prima scelta, ma nemmeno la seconda o la terza. E’ stato un acquisto di ripiego dell’ultimo secondo di mercato, quando di fatto tutti gli obiettivi erano sfumato.
Che al Milan servisse altro era chiaro a tutti. Pioli e i tifosi del Diavolo aspettano la punta ormai da anni. Ora non si può più rimandare. Il 2024 dovrà essere l’anno del nuovo bomber.