Oggi durante l’Assemblea di Lega è stata presa la decisione ufficiale sui diritti tv: nuova assegnazione a Sky e DAZN
Arriva finalmente la notizia ufficiale in merito alla questione dei diritti tv della Serie A. I diritti sono infatti stati assegnati nuovamente a DAZN e Sky con 17 voti a favore nel corso dell’Assemblea di Lega che si è svolta oggi.
Le due emittenti restano quindi in possesso dei diritti di trasmettere le partite del massimo campionato. La Lega ha accettato l’offerta da 900 milioni di euro a stagione messa sul piatto per le prossime cinque stagioni, quindi fino al 2028/29. L’ipotesi del canale di Lega è quindi subito tramontata e i vari club hanno preferito continuare con DAZN e Sky, anche per dare un po’ di continuità dopo i tanti cambianti degli ultimi anni.
Fiducia quindi alla piattaforma OTT e alla pay-tv di Comcast, per una cifra leggermente inferiore a quella del triennio passato. La suddivisione è la stessa che vige al momento, con DAZN che fornirà 700 milioni di euro per trasmettere tutte e 10 le partite di ogni singola giornata di campionato sulla propria piattaforma online. Sky invece pagherà i 200 milioni per pagare le assicurarsi partite 3 partite per ogni turno, da trasmettere in co-esclusiva.
Come già detto sopra, i voti a favore delle due emittenti sono stati 17 su 20. I voti negativi per queste offerte sono arrivati da Salernitana e Cagliari, mentre il Napoli è risultato assente uscendo dalla sala al momento stesso del voto.
Proprio il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentis, ha preso la parola durante l’Assemblea, con un tono fortemente critico: “Il calcio italiano morirà. Bisogna saper misurare l’area del rischio perché molto più comodo economizzare. Questo però non implementerà mai il valore del calcio italiano, che passa attraverso degli investimenti importanti. In Italia purtroppo il calcio pensa sempre che debba essere supportato dagli altri, quando l’unico supporto sono i tifosi. Il rapporto deve essere quindi diretto con il tifoso, non con Sky e DAZN. Dazn e Sky non fanno bene al calcio italiano”.
Il numero uno degli azzurri ha criticato tutto il movimento e le piattaforme: “Se il pacchetto offerto è sempre insieme ad altre proposte, il cinema e altri sport, non si capirà mai realmente il valore del calcio italiano. E poi la stupidaggine assoluta di fare un accordo per cinque anni, quando vediamo che c’è la crescita dell’Arabia, la guerra e altro”.