L’incubo per Tonali è appena iniziato. Il centrocampista italiano potrebbe giocare oggi la sua ultima partita prima della squalifica. Il Newcastle è pronto a prendere provvedimenti
“Incoraggio tutti i nostri fan a mostrare a Sandro il loro amore, perché è quello di cui ha bisogno in questo momento. E’ un giovane in un momento difficile: adora il calcio, è assolutamente devastato“, ha parlato così il tecnico del Newcastle, Eddie Howe alla vigilia del match contro il Crystal Palace, che di fatto potrebbe essere l’ultima per Sandro Tonali prima della squadra.
Il centrocampista italiano ci sarà, ma l’allenatore dei Magpies sceglierà se schierarlo dal primo minuto solo a ridosso della partita. Questi non sono certo giorni facili per Sandro Tonali e l’abbraccio e il calore del St. James’ Park non possono che essergli di aiuto, poi dovrà fare i conti con la squalifica che non sarà certo breve. Tonali sta seguendo la strada intrapresa da Fagioli, ma l’aver scommesso sul Milan, anche se vincente, dovrebbe costargli qualche mese in più di stop.
Tonali, in arrivo la squalifica: la scelta del Newcastle
Ma i mesi in più di squalifica non saranno le uniche differenze con il giocatore della Juventus. Come riporta La Gazzetta dello Sport stamani, il Newcastle sarebbe pronto a non dargli più lo stipendio, così Tonali dovrà rinunciare agli otto milioni più bonus per l’intero stop, ma non è l’unico aspetto che potrebbe metter tristezza all’ex giocatore del Milan.
Il calciatore, infatti, si legge, corre il rischio di non potersi allenare con il resto della squadra, ma di poterlo fare da solo. Tonali è dunque in attesa della squalifica per capire come il Newcastle deciderà di agire. Al momento il club inglese, dal mister ai compagni, gli hanno mostrato vicinanza, ma con lo stop effettivo qualcosa appare destinata a cambiare.
C’è infine un altro aspetto – fa notare La Gazzetta dello Sport, con il quale fare i conti: Sandro Tonali dovrà presenziare ad una serie di incontri pubblici e vivendo in Inghilterra non appare proprio comodo fare avanti indietro per l’Italia. Non è da escludere che venga studiata una formula diversa, magari con una pena pecuniaria più alta.