Tutte le dichiarazioni di mister Stefano Pioli nella conferenza stampa di vigilia di Milan-Juventus
La sosta delle Nazionali e ormai alle spalle e domani sera a San Siro il Milan ospita la Juventus, sfida valevole per la nona giornata di Serie A, che per il Diavolo rappresenta un altro test chiave di questa prima parte di stagione.
I rossoneri erano arrivati alla pausa in testa alla classifica grazie al successo importantissimo di Marassi sul Genoa, ottenuto con grande sacrificio e personalità. La squadra di Stefano Pioli ha reagito alla grande dopo il ko nel derby e ha infilato quattro vittorie di fila, ma non ha assolutamente intenzione di fermarsi. Contro i bianconeri però non ci saranno gli squalificati Maignan e Theo Hernandez e gli infortunati Sportiello e Chukwueze.
Il tecnico dei rossoneri ha appena parlato nella consueta conferenza stampa pre-match, partendo ovviamente dalla sfida di domani: “Sfida scudetto? Sì, Milan-Juve è una grande partita. Loro sono terzi e al momento la lotta Scudetto si rivolge a quattro squadre. Per noi è importante ripartire dalle cose buone che stiamo facendo. La Juve è una squadra costruita per vincere. Non è importante la vittoria per allontanare la Juve. Sarebbe importante per il nostro cammino e per la continuità di prestazioni”.
Pioli introduce la sfida contro la Juventus
Pioli ha parlato poi delle caratteristiche della Juventus e dei due possibili attacchi che potrebbe schierare. Allegri infatti sta scegliendo se optare su Chiesa da seconda punta o sul doppio centravanti con Milik e Vlahovic.
Queste le sue parole: “I nostri giocatori devono essere bravi a capire tutte le situazioni. Non è scontato che la Juventus non faccia una partita aggressiva. Nell’amichevole estiva non sono stati attendisti e non ci prepariamo ad affrontare una squadra aggressiva. Sono forti nelle ripartenze, negli uno contro uno e fisicamente. I calci piazzati? Si tratta di una situazione che abbiamo considerato molto nel preparare la sfida. In centimetri perdiamo qualcosa e quindi dovremo essere ancor più organizzati”.
Su Chiesa: “Lo ha lanciato Paulo Sousa e io lo ho allenato per quasi due anni. Ha avuto una crescita continua. Ha un tiro potente e un grande strappo. Abbiamo preparato delle situazioni difensive con e senza di lui. Se giocheranno con due centravanti come Milik e Vlahovic saranno più centrali e terranno la nostra difesa più stretta per andare sugli esterni. Abbiamo preparato tutte le situazioni”.
Il tecnico è poi tornato sul botta e risposta con Allegri sulla favorita: “Non credo che Allegri si sia risentito delle mie parole, ma è evidente che preparare una sola partita a settimana è un vantaggio. Non è matematico ma è un vantaggio”.
Pioli sugli infortunati, Mirante e il caso scommesse
L’allenatore ha poi parlato di tanti altri argomenti, dalla situazione degli infortunati, chi ha recuperato e chi no, ma anche sul debutto stagionale di mirante e sullo scoppio del caso delle scommesse. Il punto sull’infermeria: “Ci siamo lasciati indietro ciò che è successo ieri e pensiamo solo a domani. Recuperiamo Krunic e Kalulu. Abbiamo perso Chukwueze e Sportiello. Non recuperiamo Loftus-Cheek perché è guarito dalla lesione muscolare ma non è ancora al 100% per essere con noi. Dall’inizio dell’anno abbiamo avuto solo quattro infortuni muscolari e, continuando così, la media sarebbe eccezionale”.
Pioli ha poi aggiunto: “Chi gioca a destra senza Chukwueze? L’alternativa più giusta è Romero che sta facendo benissimo. Sarò contento se troverà spazio in queste partite per come si sta allenando. Sono tranquillo perché se Pulisic dovrà recuperare Romero è pronto. Anche Musah potrebbe giocare in quel ruolo, Okafor un po’ meno”.
Nessun timore su Mirante, la cui esperienza dà sicurezza a tutti: “La fiducia per Mirante è massima, è un portiere esperto e affidabile, dentro in tutto e per tutto in ciò che stiamo facendo. E’ stimata tanto dai compagni e non serve dirgli tanto. Sa leggere situazioni e spazi. Dobbiamo essere bravi noi a dargli le soluzioni giuste e lui è pronto a costruire dal basso”.
Un commento anche su Giroud, Leao e Adli: “Giroud e Leao sono giocatori determinante ma va bene anche se vinciano con i gol di altri giocatori. “Io ho sempre pensato che Rafa è un ragazzo contento di avere un allenatore come me e adesso lo penso ancora di più. Mi piace quando i giocatori si identificano tanto. Adli è un artista, suona bene e spesso ci ha deliziato con il pianoforte, ma ora deve farlo sul campo. Ha grande volontà e intelligenza, deve capire dove gioca e rischiare di meno. Ci da verticalizzazioni importanti e deve continuare così sapendo che deve far bene in entrambe le fasi. Può avere presente e futuro qui, ha voluto rimanere con determinazione e gli auguro di rimanere più a lungo possibile. Si merita quello che sta ottenendo”.
Infine il pensiero sul caso scommesse, con un inevitabile riferimento a Tonali: “Siamo rimasti sorpresi da questa situazione. Io le cose le so da voi che scrivete, ma non ci sono ancora situazioni ufficiali. Il nostro pensiero chiaramente va a Sandro (Tonali) che è stato un nostro giocatore fino a poco tempo fa. Non lo voglio giocare per quello che eventualmente ha fatto, ma per come riuscirà a superare questo momento, per la voglia che avrà di trasformare questa situazione negativa. Se prima gli volevo bene 10, ora gli voglio bene 100 e per qualsiasi cosa sappia che ci sono. Non mi sento di dire altro”.