Clamoroso Cannavaro: rivelazione shock sul Milan, i dettagli

Il capitano dell’Italia campione del mondo a Germania 2006 ha svelato un inedito retroscena di mercato che riguarda il Milan

Se il proverbio ‘Altezza mezza bellezza‘ può essere applicato, con delle rilevari eccezioni, a discussioni squisitamente estetiche, certamente risulta poco applicabile al calcio. Si dà il caso infatti che due tra i più grandi calciatori di sempre – Diego Maradona e Leo Messi – siano stati dei grandi fuoriclasse nonostante non arrivassero al metro e settanta. Altri grandi interpeti del gioco, eccezion fatta forse solo per i portieri, per ovvi motivi, hanno brillato nonostante non fossero dei giganti.

Fabio Cannavaro, clamoroso retroscena di mercato
Fabio Cannavaro, spunta l’aneddoto sul Milan (LaPresse) – Milanlive.it

Raramente però le cronache hanno raccontato di difensori centrali fuoriclasse che lamentassero un deficit dal punto di vista della statura. Nell’immaginario collettivo infatti – una convinzione supportata dalla storia del calcio – il centrale difensivo è alto, possente. Meglio ancora se veloce e tecnico, come ad esempio erano Franco Baresi e Paolo Maldini nella seconda metà della sua carriera. Ancora meglio se dotati di quella leadership in grado di guidare i compagni verso il massimo titolo raggiungibile da un calciatore: quello di campione del mondo.

Ebbene Fabio Cannavaro, l’eroico capitano degli azzurri nella fortunata spedizione mondiale di Germania 2006, ha abbattuto molti dei luoghi comuni sull’argomento. Un pregiudizio, quello sulla sua altezza, che però fu cavalcato da uno dei più brillanti dirigenti che il Milan abbia annoverato tra le sue fila nella sua gloriosa storia. È stato lo stesso ex giocatore napoletano, oggi allenatore, a svelare un incredibile retroscena di mercato. Datato addirittura 21 anni fa.

Cannavaro, il retroscena di mercato lascia a bocca aperta

Direttore generale del club rossonero dal 1986 al 2002, Ariedo Braida è stato una delle figure centrali nel processo di costruzione del grande Milan all’alba dell’era Berlusconi. Il dirigente, che assieme a Galliani e Berlusconi ha costituito negli anni una triade che tutta Italia invidiava ai meneghini, fece però un errore di valutazione. Almeno questo è emerso poi dal prosieguo della carriera di un calciatore, Cannavaro appunto, che si apprestava a vincere tutto quello che c’era da vincere.

Fabio Cannavaro e l'aneddoto con Braida
Cannavaro rivela un curioso retroscena di mercato (LaPresse) – Milanlive.it

Il trasferimento più sofferto della mia carriera fu quello all’Inter (nell’estate del 2002, ndr)- ha incalzato l’ex bianconero ai microfoni di Calciomercato.com, che lo ha intervistato in esclusiva – perché in quei giorni stavo per andare al Milan. Sacchi mi disse di parlare con i dirigenti rossoneri. Qualche contatto ci fu, ma alla fine non se ne fece nulla. A distanza di tempo, Braida mi chiese scusa dicendomi che non mi portò al Milan per la mia statura“.

Se quindi nella gloriosa carriera del trentennale Ad dei rossoneri Adriano Galliani resta la ‘macchia’ del non aver creduto nelle qualità di Pierre-Emerick Aubameyang (lasciato andar via per un milione e poi diventato uno dei più forti attaccanti in circolazione), anche Braida può dire di non esser stato sempre infallibile. Anche ai più grandi, insomma, è lecito errare.

 

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