Il calciatore ha confessato di fronte al procuratore Giuseppe Chiné di aver scommesso anche su diverse partite di Serie A.
Il caso scommesse nel calcio italiano sta continuando a far parlare di sé. Dopo le rivelazioni di Fabrizio Corona, pronto a fare nuovi nomi sull’inchiesta che sta sconvolgendo il mondo del pallone, arrivano anche le parole di uno dei protagonisti in negativo della vicenda.
Nicolò Fagioli è stato il primo a presentarsi in Procura Federale ed ammettere il proprio problema con la ludopatia e soprattutto gli illeciti sportivi, avendo scommesso pure sulle partite di calcio di Serie A. Il centrocampista della Juventus è stato ascoltato nei giorni scorsi dal procuratore Giuseppe Chiné, il quale ha inflitto 7 mesi di squalifica dai campi.
In queste ore stanno fuoriuscendo le dichiarazioni e le confessioni di Fagioli, ragazzo che si è trovato in una situazione di difficoltà estrema. In particolar modo lo juventino ha ammesso di aver dovuto chiedere dei prestiti ad alcuni compagni di squadra della Juve e ad altri amici al di fuori del mondo del calcio.
Fagioli, i prestiti chiesti a Dragusin e Gatti e le scommesse sul Milan
Nella confessione del 28 settembre scorso, Fagioli ha ammesso di aver ricevuto ovviamente minacce per i tanti soldi persi con le scommesse. Un vortice maligno in cui era finito, tanto da dover chiedere dei prestiti importanti ai compagni di squadra Federico Gatti e Radu Dragusin, intorno ai 40 mila euro per ripagare i debiti.
Sconvolgente anche la rivelazione sulle scommesse nel calcio: “Era mia abitudine scommettere spesso su partite di calcio mentre erano in corso di svolgimento. In quell’occasione puntai sul pareggio o sulla vittoria del Milan. Persi perché la partita finì due a uno per il Torino“.
Fagioli si riferisce presumibilmente alla partita del 30 ottobre 2022, persa dal Milan sul campo del Torino per 2-1. Scommettere sulle gare del proprio campionato è qualcosa di molto grave, ma la squalifica imposta dal tribunale federale è stata ridotta per via della collaborazione dimostrata dal calciatore, il quale dovrà però svolgere servizi sociali per ben 5 mesi.
In molti ricordano le lacrime di Fagioli durante un Sassuolo-Juventus, per via di un errore marchiano in camp. Ma il calciatore classe 2001 ha svelato il reale motivo di quel crollo: “Ero talmente stressato e impaurito che durante Sassuolo-Juventus feci un errore e fui sostituito. Appena uscito dal campo mi misi a piangere di fronte alle telecamere pensando ai debiti delle scommesse”.