Giornata chiave, nell’Assemblea di Lega di Via Rosellini a Milan, per l’assegnazione dei diritti TV a partire dal 2024: la nota della Serie A
Che sia stata una fumata grigia, perché in molti avevano già intuito come non ci fosse un candidato davvero convincente, o nera – per quelli che invece avevano sperato di chiudere l’accordo con uno dei broadcaster concorrenti, la sostanza non cambia. La tanto attesa Assemblea di Lega che aveva il compito di veriifcare le offerte sul tavolo per i diritti TV a partire dalla prossima stagione, si è chiusa con uno zero a zero. Partita rimandata, insomma. O comunque da disputare ancora. Probabilmente con altri attori in campo.
Come da nota ufficiale rilasciata dalla Lega Serie A sul suo sito ufficiale, non è stato trovato alcun accordo per la concessione esclusiva ad alcuna delle aziende partecipanti all’incontro.
“I Club – come riporta la nota – torneranno a riunirsi in Assemblea in presenza, presso la sede della Lega, il prossimo 23 ottobre, giorno di scadenza della validità delle offerte presentate oggi dai broadcaster“.
Diritti TV, la nota della Serie A: Oaktree sullo sfondo
“I club hanno approvato l’incremento figurativo per il calcolo della quota abbonamenti e biglietti in caso di eventuale indisponibilità dello stadio”, riferisce il comunicato stampa della Lega. “Per quanto riguarda i diritti audiovisivi domestici del Campionato di Serie A, dopo un’analisi delle offerte pervenute oggi da parte dei broadcaster che hanno partecipato alle 5 giornate di trattative private (Dazn, Mediaset, Sky), sono stati approfonditi anche i modelli di realizzazione del Canale ufficiale della Lega Serie A. Le Società hanno deciso di dedicare tutta la settimana corrente ad incontri quotidiani di studio e analisi dei possibili scenari .Ivi inclusa l’ipotesi di attivazione del Canale“, si conclude.
Bisognerà dunque attendere almeno un’altra settimana per capire a che tipo di soluzione si possa arrivare. Prende però sempre più quota l’ipotesi del Canale uffiiciale gestito dalla Lega. Che avrebbe già alle spalle, second rumors sempre più insistenti, il fondo Oaktree. Che è pronto ad un investimento da 950 milioni per costruire la nuova piattaforma.
Le società attendevano il rilancio delle tre emittenti interessate. Che in prima battuta, nelle settimane precedenti, si erano fermate a 850 milioni di euro all’anno. I club della massima serie A avrebbero voluto arrivare almeno ai 927 milioni all’anno attuali. Aspettando un rilancio che magari è anche stato presentato. Ma che evidentemente non è stato ritenuto sufficiente per chiudere l’accordo.