Si discute dell’ex rossonero Giacomo Bonaventura, centrocampista che per il Milan ha giocato diverse stagioni, sempre ad alto livello.
Ad oggi sembra impossibile pensarlo, ma fino a qualche stagione fa il Milan veniva considerato come la grande decaduta del calcio italiano ed internazionale, quasi per antonomasia. Un club che per scelte sbagliate e difetti finanziari non riusciva più ad emulare i grandi successi del passato.
Erano gli anni in cui Silvio Berlusconi si affidarono in panchina ad ex campioni sul campo, come Pippo Inzaghi o Christian Brocchi, e nei quali le scelte di mercato non furono troppo azzeccate. Periodo in cui l’unico verso calciatore a portare la croce e far sognare i tifosi rossoneri era un certo Giacomo Bonaventura.
Un jolly assoluto, capace di giocare a centrocampo ed in attacco con grande naturalezza, che ancora oggi è sulla cresta dell’onda. Letteralmente rinato a Firenze sotto l’egida di Vincenzo Italiano, l’ex milanista si sta godendo una seconda giovinezza. Culminata con la nuova convocazione in Nazionale italiana, a tre anni dall’ultima volta.
Bonan sull’addio di Bonaventura al Milan: “Faceva ancora al caso loro”
L’addio di Bonaventura al Milan è datato 2020. Ovvero al termine del campionato della speranza, quello in cui Stefano Pioli prese in mano il club e lo condusse, dopo lo stop per la pandemia Covid-19, verso una buona risalita in classifica.
Al termine della stagione a Bonaventura non fu rinnovato il contratto e il centrocampista decise di accettare la proposta della Fiorentina. Nonostante molti tifosi rossoneri, legatissimi ormai a Jack, non furono felici per un addio prematuro e fin troppo in tono minore.
A parlare di una scelta ancora non troppo compresa, è stato Alessandro Bonan, cronista e presentatore di Sky Sport. Il noto volto televisivo ha commentato così la fine del rapporto tra il Milan e Bonaventura: “Al tempo non mi spiegai questa decisione, pensavo che Bonaventura potesse fare al caso del Milan dal punto di vista tecnico. Ancora oggi non me la spiego e probabilmente non se la spiega neanche lui. Ogni volta che facciamo questa domanda lo stesso Bonaventura non ha una risposta sicura”.
Dunque anche Bonaventura non capì ai tempi la decisione del Milan di non rinnovargli il contratto e di lasciarlo partire a costo zero, dopo ben 6 anni di attaccamento ed impegno. “Da una parte c’era una squadra che si volle privare del ragazzo per logiche di mercato e dall’altra parte c’è questo ragazzo che invece ama il Milan profondamente perché tifoso milanista” – ha detto Bonan, cercando di analizzare l’idea alla base.