Pulisic voleva andare in porta in Genoa-Milan: il retroscena

Pulisic ha parlato di Genoa-Milan, raccontando un retroscena su Giroud portiere e anche spiegando il suo gol.

A volte è poco appariscente e sembra scomparire dalle partite, però a Christian Pulisic può bastare un attimo per essere decisivo. Ha grandi qualità e per questo sa incidere in qualsiasi momento. Se diventa ancora più continuo nell’arco dei 90 minuti, può essere devastante.

Pulisic svela retroscena su Genoa-Milan
Christian Pulisic racconta Genoa-Milan (Ansa Foto) – MilanLive.it

Certamente il nazionale americano ha avuto un ottimo impatto in maglia rossonera. Si è integrato abbastanza in fretta nel gruppo di Stefano Pioli, legando con i compagni e diventano un titolarissimo. L’investimento da circa 20 milioni di euro si sta rivelando azzeccato: 4 gol e 1 assist in 10 presenze finora.

Pulisic, le rivelazioni su Genoa-Milan

L’ultimo gol importante l’ex Chelsea lo ha segnato nella discussa partita tra Genoa e Milan disputata sabato scorso. Proprio la sua rete è stata oggetto di discussioni, dato che le immagini mettono il dubbio che possa aver controllato il pallone con il braccio.

Pulisic svela retroscena su Genoa-Milan
Christian Pulisic racconta Genoa-Milan (Ansa Foto) – MilanLive.it

Pulisic, interpellato dal Daily Mail, ha smentito le accuse: “Il pallone ha colpito il petto e la zona ascellare, cosa che non credo sia considerata fallo di braccio. Non sembrava affatto fallo, mi sentivo di aver controllato bene. Per me è stata la scelta giusta“.

Il numero 11 rossonero ritiene corretta la convalida del suo gol e aggiunge altre considerazioni sull’intensa partita giocata a Genova: “Una delle più folli. Non l’avevo mai visto prima, non avevo mai preso parte a una partita in cui un calciatore andava in porta. Sembrava che la partita durasse per sempre. Era pazzesco, sono successe molte cose, molte emozioni“.

Pulisic ha ricordato che Olivier Giroud ha finito Genoa-Milan in porta, dato che Mike Maignan era stato espulso e Pioli aveva finito i cambi. L’ex Chelsea ha svelato di essersi proposto: “Alcuni compagni sono arrivati e hanno detto ‘chi andrà in porta?’. Io ho risposto: ‘Lo farò. Sono felice di farlo, se è quello che serve’. Ma poi Olivier ha detto che lo avrebbe fatto lui. Penso che l’allenatore dei portieri fosse più d’accordo con lui, è più sicuro e più alto. Ma penso che mi sarebbe andata bene, ma è toccato a lui e ha fatto un ottimo lavoro“.

Tra le varie cose, l’esterno statunitense ha anche confermato la sua soddisfazione nell’essere in rossonero: “Alcuni volti familiari come Giroud e Tomori mi hanno aiutato molto ad abituarmi al gioco, ad imparare l’italiano e cose del genere. Giocare per Pioli è bellissimo, penso sia un allenatore fantastico e ti sfida molto. Ma è anche lì per abbracciarti. È davvero una brava persona e sento la sua fiducia”. 

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