Il giovane tuttofare del Milan Primavera ha raccontato le emozioni dell’esordio con la maglia della Nazionale Under 19
Un esordio che più emozionante non poteva essere. Al netto di una sconfitta rocambolesca che però servirà come bagaglio d’esperienza ad un gruppo nuovissimo, chiamato ad emulare le gesta dei ragazzi che nella scorsa stagione trionfarono nell’Europeo di categoria, la nuova Italia Under 19 può contare anche sulla presenza di un classe 2005 di cui si dice un gran bene a Milanello.
Bernardo Corradi, il nuovo Ct della suddetta rappresentativa azzurra, non ha esitato a convocare, mettendolo in campo per tutta la durata del match, Kevin Zeroli, il centrocampista del Milan Primavera protagonista di un grande avvio di stagione con due gol e due assist nelle prime sei gare di campionato.
La sconfitta contro i pari età della Serbia, un 5-4 che ha fatto divertire il pubblico, è stata definita una ‘grande partita a livello tecncio-tattico‘ dal giovanissimo talento, che ha raccontato le sue emozioni ai microfoni di Calciomercato.com. Ecco le sue impressioni.
Milan, chi è l’idolo di Zeroli
Zeroli è uno dei cardini della squadra Primavera di Abate. Nel corso di questi anni, il suo ruolo è cambiato più volte: “Prima di un breve periodo da difensore centrale, nel Milan ho iniziato a giocare a centrocampo facendo un po’ la mezzala e alle volte anche il play davanti alla difesa. Con Abate in questi ultimi due anni mi sto trasformando ancora, e faccio un ruolo da trequartista ma atipico. Un po’ come faceva Kessié quando era al Milan“.
Per la capigliatura somiglia a Ruud Gullit, ma il suo idolo è un altro: “Se devo essere sincero mi ispiro a Jude Bellingham, che oggi gioca al Real Madrid. È un grandissimo giocatore che di fatto occupa il mio stesso ruolo. Non è tanto più grande di me, ma ha uno stile di gioco che mi piace molto“.
Infine, il racconto di un’altra grande emozione, quella dell’esordio, sebbene in un’amichevole estiva, con la prima squadra. “Con Pioli c’è un bellissimo rapporto. Mi ha fatto giocare quando ho segnato col Lumezzane, ma soprattutto mi ha fatto esordire contro la Juventus in un big match ed è stata un’emozione unica. È stato gentile e disponibile. In tournée con la prima squadra negli Stati Uniti mi hanno accolto tutti benissimo. Mi sono trovato molto bene con il gruppo della prima squadra, legando tanto sia con Alessandro Florenzi che con Rafael Leao, ma con Florenzi più di tutti“, ha concluso.