In una lunga intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Christian Pulisic ha parlato dei suoi primi mesi al Milan: da Stefano Pioli al gol contro il Genoa
Un inizio così se lo aspettavano davvero in pochi, ma Christian Pulisic è stato acquistato dal Milan per fare la differenza. L’americano aveva solo bisogno di un ambiente sano, di un allenatore che puntasse davvero su di lui per rilanciarsi.
L’ex Chelsea è così partito alla grande, diventando subito decisivo con quattro gol, contro Bologna, Torino, Lazio e Genoa.
Proprio l’ultima partita contro il Grifone ha fatto parecchio discutere per il presunto tocco di braccio in occasione della rete della vittoria. Pulisic – intervistato da La Gazzetta dello Sport – è tornato su quanto successo, dicendo la sua sull’accaduto: “A mio avviso è stata una decisione giusta – ha ammesso l’americano -. Ho controllato il pallone con il petto ed è scivolato sull’ascella, ma non l’ho colpito con il braccio. Da regolamento non è fallo. Quando ho segnato non ho nemmeno pensato che ci potessero essere problemi, alla fine è stato giusto convalidare il gol”.
Impossibile non tornare all’espulsione che ha portato Olivier Giroud tra i pali – “Io ho dato la mia disponibilità – prosegue -, ho detto ai compagni che sarei potuto andare io tra i pali. Poi anche Giroud ha chiesto di andare in porta e l’allenatore dei portieri, considerato anche la sua statura, ha pensato che fosse la scelta migliore. Me la sarei cavata ma alla fine Olivier è stato straordinario”.
Milan, Pulisic esalta Pioli: “Persona di grande spessore”
Christian Pulisic ha iniziato, come detto, alla grande. L’americano si è ambientato davvero bene, ed è felice di essere allenato da Stefano Pioli, un allenatore che esalta le sue caratteristiche:
“Sono veramente felice. Sto iniziando a conoscere la cultura italiana ed è tutto molto bello, i tifosi poi sono straordinari. Mi hanno subito fatto sentire a casa, il loro supporto è fondamentale e mi sta dando tantissimo. Stefano Pioli? È un ottimo allenatore, oltre a essere una persona di grande spessore. Ti stimola a dare il massimo senza farti sconti ma è pronto anche a rincuorarti e ad aiutarti quando sbagli. Sento la sua fiducia ed è qualcosa di fantastico per un giocatore. Sono davvero contento di averlo come allenatore”.