Una delle leggende del calcio brasiliano, ex giocatore rossonero, è ai ferri corti con la Roma: la ricostruzione dei fatti
Sebbene l’addio di Marcos Cafu alla Roma, avvenuto nell’estate del 2003, quando il Milan si fece sotto per acquisire le prestazioni dell’allora già 33enne terzino brasiliano, non fu tra i più tranquilli, il calciatore ha sempre sentito un legame particolare, speciale, con l’ambiente capitolino.
Merito delle splendide annate in maglia giallorossa, culminate con lo storico scudetto del 2000-01, annata in cui il verdeoro fu protagonista decisivo. Il calciatore ha sempre occupato un posto di prestigio nella memoria di ogni tifoso romanista: merito anche di qualche apparizione che il bicampione del mondo a Usa ’94 e Giappone e Corea 2002 ha fatto dalle parti di Trigoria. Nonché allo Stadio Olimpico, dove è stato accolto come un Re.
Al di là del pur importate valore affettivo del rapporto, la collaborazione tra il sudamericano e la Roma è proseguita anche nei dialoghi che avrebbero dovuto portare Cafu ad essere un vero e proprio testimonial del club. Un passo intrapreso, con iniziale soddisfazione da ambo le parti, nel 2019 dall’allora presidente dei capitolini James Pallotta.
Tutto fu messo nero su bianco con l’accordo stretto dal laterale con la società giallorossa e Qatar Airways (all’epoca sponsor della Roma) per un safety video girato a Varsavia dal brasiliano. Tutto procede, a livello finanziario, nel migliore dei modi, col filmato che viene trasmesso addirittura per 46 mesi. Di questa partnership però, Cafu non ne ha tratto alcun giovamento. E ora si sarebbe deciso a passare alle vie di fatto.
Cafu, 12 milioni di buoni motivi per far causa al suo vecchio club
Dopo quasi 4 anni dalla sottoscrizione dell’accordo tra l’ex giocatore, il club giallorosso e Qatar Airways, il brasiliano non ha percepito nemmeno un euro. Certamente nella già complicata vicenda non ha aiutato il cambio di mano in seno alla proprietà del club. Nell’estate del 2020 infatti la Roma è passata da James Pallotta alla famiglia Friedkin. Che tecnicamente non è responsabile di una collaborazione sottoscritta dai predecessori.
Resta il fatto che, sebbene con un po’ di ovvia tristezza nel cuore, la leggenda brasiliana – dopo essersi affidato quasi subito a Vincenzo Aliotta per cercare di mediare e trovare un punto d’incontro con la Roma – si è arreso all’evidenza.
La convocazione per un ultimo tentativo di conciliazione è fissata per il prossimo17 novembre. Se non si addivenirà ad un accordo, la vecchia gloria giallorossa è pronta a portare in tribunale sia Qatar Airways che la Roma, per un risarcimento che sfiora i 12 milioni di euro. A tanto ammomta la richiesta degli avvocati del brasiliano.